Salerno: operazione della Finanza di Salerno, sequestrati beni mobili e immobili per 15 milioni di euro.

Il G.I.C.O. (Gruppo di Investigazioni sulla Criminalità Organizzata) del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito una misura di prevenzione patrimoniale, a conclusione di complessi accertamenti sulla base del Nuovo codice Antimafia. Nell’operazione denominata “Golden Hand”, i finanzieri hanno intrapreso mirate indagini volte ad acquisire notizie utili sul conto di un’organizzazione criminale operante anche in altre zone del sud, centro e nord Italia, strutturata su base familiare e dedita a furti seriali presso gioiellerie, usure, estorsioni, ricettazioni, truffe ed intestazioni fittizie di beni acquistati con i proventi di tali attività, con conseguente accumulo di ingenti patrimoni ed acquisizione sul territorio di una forza economica che ha consentito agli aderenti all’organizzazione di assumere il controllo di attività economiche nel settore del commercio di autoveicoli, della gestione di bar e centri commerciali. Le pertinenti attività d’indagine hanno permesso di accertare l’effettiva presenza di un nucleo familiare originariamente composto dal capostipite e moglie, M.V e B.A, e altri familiari per complessivi 31 soggetti, che, dapprima residente all’interno di case di proprietà dell’I.A.C.P. nel Comune di Agropoli, nel tempo ha accumulato ingiustificatamente ingenti ricchezze. Le indagini, tese ad individuare l’illecito patrimonio accumulato, hanno confermato integralmente quanto già dichiarato da due collaboratori di giustizia, che indicavano il nucleo familiare come una vera e propria organizzazione ben strutturata dedita alla commissione di furti e rapine in gioiellerie in tutta Italia. I collaboratori riferivano, inoltre, che l’organizzazione, che si serviva delle donne della famiglia per perpetrare i furti, nel tempo aveva accumulato un ingente patrimonio immobiliare e mobiliare conducendo un elevato tenore di vita. Al termine delle accurate investigazioni patrimoniali e bancarie svolte dal GICO, il Tribunale di Salerno ha disposto il sequestro precauzionale di tutti i beni mobili e immobili a loro intestati o riconducibili, per un valore stimato di circa 15 milioni di euro. L’inchiesta ha interessato oltre la provincia di Salerno anche quelle di Vercelli, Aosta, Napoli e Torino. Sono stati posti i sigilli su 19 immobili (appartamenti e ville), 17 terreni, 30 autovetture di grossa cilindrata, tra cui Jaguar, Porsche, Mercedes, Audi, Bmw, 3 complessi aziendali. Sono stati congelati anche i soldi giacenti su 66 conti correnti.


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