Roma: il Cilento come modello nazionale per la rivoluzione energetica nel Paese. Domani a Roma i primi risultati del progetto “Green Communities”.

Il Cilento ha tutte le potenzialità per diventare una Comunità Sostenibile, con progetti di efficientamento energetico subito cantierabili: se ne discuterà concretamente domani, mercoledì 19 dicembre a Roma (Hotel Atlantico, via Cavour) nell’incontro organizzato dall’UNCEM (Unione delle Comunità e degli Enti Montani) e dedicato alla presentazione dei primi risultati del progetto “Green Communities” promosso dalla stessa Unione e dal MATTM (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare). Un progetto di Comunità Sostenibile avviato con una convenzione nel 2010 e finanziato dal MATTM nelle Regioni Obiettivo Convergenza nell’ambito del Programma Operativo Interregionale (POI) “Energie rinnovabili e risparmio energetico (FESR) 2007-2013” con fondi comunitari e nazionali, al fine di ripensare le strategie di sviluppo di territori montani e rurali nella loro funzione di contenitori di biodiversità e di custodi del patrimonio tradizionale. Le aree di intervento scelte sono il Cilento, le Madonie, il Pollino ed il Tammaro. Alcuni risultati dello studio nel territorio salernitano sono stati anticipati in un recente Convegno organizzato dal GAL Casacastra, partner progettuale territoriale. Nel Cilento l’area di intervento ha riguardato in un primo momento un ampio territorio comprendente 60 Comuni di tutta la fascia costiera e dell’entroterra collinare e montuoso ad essa collegato. Dopo il primo screening sulle peculiarità del territorio e le relative potenzialità, l’attenzione del progetto si è rivolta in particolare ai temi del miglioramento delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio e della valorizzazione delle bio-masse forestali, in una prospettiva più generale di energy-modelling del territorio. Sono state quindi approntate 10 diagnosi energetiche di edifici pubblici, corredate da progetti di efficientamento energetico ed elaborati piani per la gestione e la valorizzazione locale del patrimonio forestale che puntano a creare considerevoli risparmi per gli Enti ed ad accrescere la qualità degli edifici stessi. Gli scenari interessati sono: a Pollica il Castello dei Principi Capano, a Futani il Municipio e la scuola materna, a Montano Antilia il vecchio frantoio, a Perito il Palazzo della Marchesa, a Morigerati, Novi Velia e Omignano i Municipi, a Magliano Vetere e a Sessa Cilento le rispettive scuole elementari. L’area del Comune di Casaletto Spartano è stata al centro degli studi sulle biomasse. È stato evidenziato che, ad esempio, con una serie di interventi mirati (quali la coibentazione piuttosto che il cambio di caldaia) un edificio può passare da una classe di efficienza energetica G (alti consumi e dispendio economico) ad una classe A con considerevoli risparmi per gli enti gestori, e, ancora, che si può passare alla produzione di energia attraverso lo sfruttamento di biomassa prodotta dai boschi nell’area di Casaletto Spartano e che l’energia prodotta in loco contribuirebbe a diminuire i costi per le aziende che la utilizzerebbero. Quanto emerso dalle diagnosi, insieme ai risultati riscontrati nelle altre aree oggetto dello studio, sarà oggetto dell’appuntamento del 19 dicembre a Roma a cui prenderanno parte il Presidente dell’UNCEM Enrico Borghi, il Presidente del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) Giuseppe De Rita, un delegato del Ministero dell’Ambiente ed i partner territoriali, tra cui il Gal Casacastra. Nella tavola rotonda sarà presentata la prospettiva di energy-modelling del territorio, utile alla promozione di interventi integrati finalizzati all’aumento della produzione di fonti ed energie rinnovabili nei territori individuati per il loro valore ambientale e naturale. Nell’incontro sarà delineato anche il sistema di rating energetico climatico territoriale elaborato nel corso del progetto, utile a comprendere il posizionamento di ciascun territorio e quindi a individuare e programmare  interventi ed investimenti che possano contribuire a fargli compiere un salto di qualità nella prospettiva di realizzazione di una comunità sostenibile. Nel Cilento, il progetto passerà ad una fase più avanzata nel mese di gennaio 2013, quando gli esperti UNCEM insieme al Gal Casacastra incontreranno i sindaci dei 10 Comuni oggetto dello studio per verificare insieme quali attività è possibile intraprendere e definire nuove traiettorie di mobilitazione delle risorse territoriali, in collegamento con le migliori conoscenze e pratiche tecnologiche a livello nazionale, così da favorire anche la diffusione di modelli imprenditoriali innovativi, confermando il territorio come modello per la rivoluzione energetica in atto in Italia.

Fonte:  Quasimezzogiorno.org.

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