Salerno: la Ragioneria dello Stato non “capisce” l’amministrazione De Luca.

Troppe le spese del comune di Salerno. Ora lo afferma anche la Ragioneria dello Stato. Quindici milioni 761mila euro da restituire. “Gli stipendi sono esagerati” conclude la Ragioneria dello Stato. La valutazione della Ragioneria dello Stato si basa sulle controdeduzioni che l’amministrazione municipale, guidata dal sindaco Vincenzo De Luca ha presentato sulla scorta di una prima contestazione già fatta dai ragionieri statali nel 2011. Nel mirino degli ispettori ci sono alcune voci di spesa. Ad esempio ci sono dipendenti che solo per la retribuzione accessoria percepiscono 15.000 euro all’anno in busta paga. Oppure le promozioni, ad esempio le 231 progressioni verticali, che non sono bilanciate, secondo la Ragioneria dello Stato, dalle 63 assunzioni. Tra il 2008 e il 2012, quando si sarebbe dovuto ricorrere a una sorta di spending review interna, i costi sono addirittura aumentati. “Nessun risparmio da straordinario si è realizzato – continuano i tecnici della Ragioneria dello Stato – anzi le somme erogate hanno superato, e tra il 2008 e il 2010 triplicato, il limite massimo previsto dalla legge”. Il principale rilievo degli ispettori è però legato alla situazione economica generale dell’ente. “L’aspetto veramente grave è che la dinamica retributiva si è sviluppata in un ente caratterizzato da una situazione di significativa tensione finanziaria”. Ed ancora si legge: “Mancata corrispondenza per circa 20 milioni di euro”  tra i debiti iscritti in bilancio e crediti delle società municipali. Infine: “Significativi disavanzi di cassa e grave deficit di liquidità – conclude la Ragioneria dello Stato – il Comune non specifica quale sorte abbia avuto l’ingentissima massa dei debiti pregressi per spese correnti e investimento che alla data della verifica costituivano un macigno di circa 40 milioni e mezzo di euro”.

Fonte: Quasimezzogiorno.org.

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