Sala Consilina (SA): Magistratura Democratica a favore della soppressione del Tribunale.

Sala Consilina – “Il Tribunale di Sala Consilina come esempio dello stato di crisi del sistema giudiziario”. È questo il titolo di un documento pubblicato sul sito internet dell’associazione Magistratura Democratica a firma del comitato esecutivo dell’associazione di magistrati che tra l’altro ha a Salerno una delle sue due sezioni presenti in Campania. Per il comitato il tribunale salese, soppresso dal Governo Monti insieme ad altri piccoli palazzi di giustizia, con i suoi numeri giustifica la bontà del provvedimento del Governo di riorganizzare la geografia giudiziaria con la soppressione dei piccoli tribunali. I motivi, stando a quanto riportato nel documento sono da ritrovare nella “storia” del processo penale attraverso il quale è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale della legge “taglia tribunali”. “Il Tribunale di Sala Consilina – si legge nel documento – nei giorni scorsi ha sollevato questione di legittimità costituzionale della legge  n.148/11, con la quale è stata prevista la soppressione di alcuni Tribunali minori. Al di là del merito della questione di costituzionalità, tutto incentrato sulla pertinenza del tema introdotto dal Parlamento in sede di conversione di un decreto-legge in materia di riduzione di spesa, appare particolarmente interessante il fatto che il procedimento nel quale è stata sollevata la questione rappresenti un esempio “solare” dello stato di crisi del sistema giudiziario e, in qualche modo, dimostri la bontà dell’intervento legislativo oggetto di censura”. I componenti del comitato esecutivo di Magistratura Democratica argomentano la loro posizione a favore della legge basandosi sui tempi legati allo stesso procedimento penale dal quale è partita la questione di legittimità costituzionale: “Per due anni – scrivono i magistrati – il processo non inizia perché assegnato ad un G.O.T. (Giudice onorario), che si limita a rinviare il processo in attesa del giudice titolare; i rinvii sono sempre superiori ai sei mesi; le udienze sono talmente cariche da imporre una trattazione frammentata del processo”. Per l’associazione una migliore distribuzione delle risorse sul territorio, ragione per la quale la ANM ha sempre chiesto una riduzione del numero dei Tribunali, potrebbe aiutare a migliorare le cose. ”

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