Vallo di Diano: petrolio, un ritorno di fiamma. Presentata una richiesta per attività di ricerca nel sottosuolo.

Domani mattina a partire dalle 10, è in programma la Conferenza dei Sindaci della Comunità Montana Vallo di Diano presso la sede dell’ente. Si discuterà tra le tante argomentazioni presenti sul tavolo del Presidente Raffaele Accetta, soprattutto del nuovo permesso di ricerca di idrocarburi nel Vallo di Diano denominato “ Tardiano” nei Comuni di Casalbuono e Montesano da parte della Società Appennine Energy Spa. Quest’ultimo argomento riaffiora dopo un anno di polemiche legato alla ricerca dell’oro nero nel vallo di diano. Dopo le diverse smentite da parte di amministratori locali e regionali, torna d’attualità un tema che puntualmente scuote gli animi e scatena  contrasti. La notizia è stata diffusa dal bollettino ufficiale del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIPARTIMENTO PER L ’ E N E R G I A DIREZIONE GENERALE PER LE RISORSE MINERARIE ED ENERGETICHE del 31 marzo 2013 per gli idrocarburi e le georisorse. Tra le diverse istanze riportate dal documento compare alla voce “attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi in Terra” anche la richiesta di permesso di ricerca «TARDIANO» presentata dalla Società Apennine Energy S.p.A, presentata lo scorso 28 febbraio 2013. La società di San Donato Milanese ha fatto richiesta per monitorare il sottosuolo nelle province di Salerno e Potenza, nei territori dei comuni di: Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Sarconi, Tramutola, Castelsaraceno, Spinoso, Lauria , Casalbuono e Montesano sulla Marcellana. Una novità dopo che nei mesi scorsi non c’era stato nessun segnale o ritorno di fiamma tra l’oro nero e il vallo di diano. Non meno di due mesi, infatti, fa l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano parlò di “nessuna attività di trivellazione per l’estrazione di idrocarburi sul territorio regionale”. Per quanto riguarda, invece, le procedure amministrative in corso, sempre Romano accennò ad attività di ricerca geologica senza perforazioni”. Oltre a questo l’assessore regionale affermò in una nota stampa, che qualora ci fosse stata una richiesta di ricerca, le istituzioni e le comunità locali avrebbero ricevuto informazioni tempestive e trasparenti”. Non a caso la richiesta della società milanese colpisce una zona di confine tra Campania e Basilicata, con epicentro Montesano, cittadina che in questi giorni sta cercando di evitare la costruzione di una centrale elettrica.

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