Salerno: sabato 18 maggio la “Notte dei Musei 2013” al Museo Diocesano “San Matteo”.

Per iniziativa della Soprintendenza ai Bsae di Salerno e Avellino, sabato 18 maggio, il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno rimarrà aperto al pubblico fino alle ore 24.00, aderendo alla manifestazione “Notte dei Musei”, indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale verso il più ampio numero di cittadini, facilitando anche quelle categorie di persone che hanno difficoltà a fruire del nostro patrimonio nel normale orario di visite.
IN MOSTRA I RESTAURATI DIPINTI DI PASQUALE AVALLONE
Nell’ambito dell’evento, alle ore 19.00, nella Sala Santa Caterina, saranno presentati al pubblico alcuni dipinti, realizzati dal pittore Pasquale Avallone. Le tele furono realizzate dall’artista salernitano tra il 1913 e il 1919 per la Chiesa dell’Annunziata di Salerno, attualmente interessata da un complesso intervento di restauro (che verrà illustrato durante l’esposizione). I dipinti, finora conservati nei depositi della Soprintendenza, verranno a breve ricollocati nella parte più alta della navata della chiesa. È questa, quindi, un’occasione unica per poter ammirare da vicino le opere, prima che vengano poste nelle alte navate della chiesa di Salerno.
IL GRANDE CINEMA DI MELIES CON LA FONDAZIONE MENNA
Sempre sabato 18 maggio, alle ore 21.30 la Soprintendenza ai BSAE e la Fondazione Filiberto Menna – nell’ambito del ciclo “Arte di sera”, curato da Stefania Zuliani – nella sala S. Caterina del Museo Diocesano proporranno al pubblico una suggestiva serata di cinema dedicata al grande Georges Méliès. “La magia del cinema”, è il titolo dell’iniziativa, che s’inserisce nel ciclo Arte di sera, curato dal 2006 dalla Fondazione Menna. In occasione della Notte dei Musei verranno presentati dieci cortometraggi, realizzati tra il 1898 e il 1903 da Georges Méliès (durata 53 minuti circa). Georges Méliès, regista francese (Parigi, 1861 -1938), è stata una figura poliedrica dei primordi del cinema. Per lui «l’arte è essenzialmente finzione» ha suggerito Filiberto Menna nel 1977, «ossia una tecnica che serve a far sembrare vero ciò che vero non è: l’artista si identifica con il mago o con il prestigiatore, e, come questi, impiega tutta una serie di trucchi per coinvolgere lo spettatore in un gioco complesso: sicché chi guarda si meraviglia di ciò che appare sulla scena sapendo che ciò che sulla scena appare è falso, è totalmente inventato da una tecnica». Tra un momento e l’altro sarà possibile visitare le sale del complesso museale.

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