Monte San Giacomo (SA): “Rivogliamo i nostri soldi”. Monta la protesta dei clienti di Poste Italiane

Monte San Giacomo – “Rivogliamo i nostri soldi e li vogliamo indietro da Poste Italiane”.  Sono queste le prime parole che ognuno degli oltre cento cittadini, ma il numero sembra  destinato ad aumentare, del piccolo centro del Vallo di Diano pronuncia prima di iniziare a  raccontare la sua storia ed il dramma che sta vivendo da quando ha scoperto di essere  rimasto senza nemmeno un centesimo. I risparmi di una vita depositati presso il piccolo ufficio postale di via Hobocken sono spariti nel nulla. Unica indagata per questa vicenda è l’ex direttrice dell’ufficio. Su di lei è in corso un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Sala Consilina che si sta avvalendo del supporto dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, quest’ultima impegnata nelle indagini patrimoniali per ricostruire tutti i movimenti di denaro compiuti negli ultimi anni. Sembra che la cifra sottratta sia superiore al milione di Euro. “E’ stata messa in ginocchio l’economia di un intero paese – dice il figlio di una delle persone che ha visto sparire i propri risparmi – e noi vogliamo delle risposte da parte di Poste Italiane. Sono loro che devono restituirci i soldi che abbiamo depositato, fino ad ora abbiamo sentito solo chiacchiere. ma nessuno dei dirigenti ha messo nero su bianco la garanzia della restituzione dei soldi fino all’ultimo centesimo ed in tempi rapidi. Daremo vita ad un comitato e se necessario andremo ad incatenarci a Roma davanti alla  sede centrale di Poste Italiane”. Le storie che si ascoltano davanti all’ingresso dell’ufficio  di Monte San Giacomo sono storie fatte di fatica, di sudore, di dolore, di fiducia e di tradimenti. La fiducia data alla direttrice da parte di persone anziane che hanno consegnato nelle sue mani i risparmi di una vita certi che  sarebbero stati investiti nel modo migliore per garantirsi una vecchiaia serena. Sono  storie di persone emigrate mezzo secolo fa in Germania, in Svizzera, in America del Sud e  dopo anni vissuti a “spaccarsi la schiena” sono tornate alle loro origini con i risparmi messi da parte con tanti sacrifici. In questi giorni ci sono anche molte persone  residenti all’estero che sono tornate in paese per controllare i propri conti e quasi tutti hanno trovato degli ammanchi sui propri libretti. Ieri intanto anche l’amministrazione comunale è scesa in campo con una lettera aperta inviata a Poste Italiane. Nella lettera viene chiesto all’azienda di fornire garanzie in merito alla restituzione in temi rapidi delle somme sottratte ai risparmiatori.

 

 

 

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