Sanita’ locale: ispezione parlamentare di SEL al presidio ospedaliero di Eboli.

Questa mattina una delegazione parlamentare di Sinistra Ecologia e Libertà si è recata all’ospedale Maria SS. Addolorata di Eboli per una visita ispettiva.Il deputato Michele Ragosta – componente IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni – ha incontrato il Direttore sanitario Rocco Calabrese.La visita si è resa necessaria per constatare gli immediati effetti del piano di riorganizzazione dei presidi ospedalieri dell’Asl di Salerno nella Piana del Sele.  Presente anche il Sindaco di Eboli Martino Melchionda che a riguardo dichiara:“Innanzitutto ringrazio Michele Ragosta e tutti i rappresentanti di Sel, promotori dell’iniziativa, che questa mattina sono intervenuti e che hanno mostrato grande sensibilità ed interesse alle problematiche connesse alla sanità locale.La questione è ormai nota a tutti, e questa mattina ho ribadito al Direttore Sanitario le mie serie preoccupazioni.Occorre rivedere il decreto 82 – spiega il primo cittadino – con il quale l’ospedale unico della Valle del Sele non è stato più ritenuto una priorità, e dunque, i 328 posti letto in esso previsti sono stati distribuiti, come briciole, nei  4 plessi. In buona sostanza, il piano ospedaliero presentato dal Direttore Generale Squillante altro non è che una operazione di bassa politica, di clientele politiche, che sacrifica il diritto dei cittadini ad avere una assistenza sanitaria degna di questo nome.Questo avviene nella Piana del Sele, a dispetto di altri territori della provincia di Salerno, dove ci sono i posti letto – in numero, peraltro, nettamente superiore rispetto agli abitanti – c’è il personale ed anche le strumentazioni, manca solo l’utenza, che si sta cercando di dirottare lì,  indebolendo i nostri ospedali. Resta il fatto che le scelte operate della direzione generale dell’Asl stanno compromettendo  i livelli minimi  di assistenza.Ridurre l’emergenza – conclude il Sindaco Melchionda – significa mettere a repentaglio la vita delle persone, e qualcuno dovrà assumersi  la responsabilità”.

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