Salerno, dalla Poetessa dell’Anima un”Presepe di Parole” per Papa Francesco
Presso il Palazzo Genovese a Salerno, in seno alla rassegna “Luci d’artista“, è stato presentato un presepe particolare, unico nella storia: il “Presepe di parole” ideato della Poetessa dell’anima Rosaria Zizzo e messo su tela dalla pittrice Vanessa Pignalosa: il risultato è un inedito e valido binomio di parole dipinte. Una serie di personaggi rivestiti di “parole” per trasmettere quelle emozioni che solo gli artisti possono creare e suscitare. Due voci, poetica e pittorica, per uno straordinario assolo inteso a lanciare una nuova concezione del presepe, al di là di quello canonico, composto da pastori.
Una emozione intensa per la nascita del Creatore, con al centro il ruolo della Madre, nella sacralità della maternità. L’opera sarà donata al Santo Padre, Papa Francesco, per espressa volontà delle due artiste.
Artista poliedrica originaria di Battipaglia, Rosaria Zizzo insegna presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Corbino” di Contursi Terme, dove da negli ultimi anni ha collaborato alla realizzazione di diversi spettacoli sulle Donne e sulla Mafia, che sono stati rappresentati in teatro e a scuola da alunne adolescenti, muovendo intensamente le coscienze degli spettatori.
L’Istituto diretto dal sensibile e attento dirigente scolastico Maria Rosaria Cascio, ha realizzato tra gli altri un percorso formativo dal titolo “Teatro e Legalità”, che si concluderà con una manifestazione in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, e che sarà effettuata il 24 novembre prossimo.
I testi interpretati da alunni adolescenti sono poesie e monologhi scritti dalla professoressa Rosaria Zizzo ed hanno ad oggetto diversi aspetti della condizione della donna: dalla repressione e violenza per la ricerca della libertà di espressione, al fenomeno dello sfruttamento sul posto di lavoro e alla disparità di genere nel trattamento e retribuzione, fino al drammatico fenomeno delle spose bambine, al quale l’ONU ha dedicato quest’anno la Giornata dell’11 ottobre.
La Zizzo afferma che “per migliorare la società e debellarne i mali bisogna coinvolgere e sensibilizzare i giovani: solo la scuola può cambiare il Mondo, i ragazzi che crescono sono il futuro. Il teatro è il luogo sociale per eccellenza, è la politica vera, perché vi è il rapporto tra l’individuo e la società e gli insegnanti sono delle spugne che devono essere spremute dagli studenti per suggerne tutto il sapere”. E continua, parafrasando Confucio: “Se sento dimentico, se leggo ricordo, se interpreto imparo e trasmetto emozioni e messaggi di speranza per le nuove generazioni”