Tragedia all’Università: è il giorno dell’ultimo saluto a Francesca. Le reazioni dal Vallo di Diano

E’ il giorno del dolore a Giffoni Valle Piana e all’Università di Salerno. E’ il giorno dell’ultimo saluto a Francesca Bilotti, la studentessa travolta e uccisa da un autobus della Sita ieri mattina nei pressi dell’Università di Salerno. La dinamica della tragedia è stata ricostruita dagli inquirenti anche grazie all’uso di telecamere fisse poste nei pressi del parcheggio e del luogo dove è avvenuto il terribile impatto. Per la morte di Francesca è stato indagato – come da prassi in questi casi – per omicidio colposo l’autista del mezzo. Ma mentre gli inquirenti continuano gli accertamenti e i rilevamenti del caso, la famiglia, il fidanzato Vincenzo e gli amici piangono Francesca. In migliaia hanno fatto visita alla camera ardente, hanno pianto per la morte che, troppo presto ha strappato via la ragazza di 23 anni. Oggi alle 15 l’ultimo saluto, l’ultimo abbraccio di una comunità intera. Il lutto ha colpito anche il Vallo di Diano. Sono tantissimi, infatti, gli studenti del nostro territorio che frequentano l’Università di Salerno e in tanti erano anche nei pressi della tragedia. Da più parti si alza la protesta. “Non si può morire così”, scrivo Vito da Pertosa. Più duro Michele, matricola di Auletta. “La tragedia di stamattina all’università, è stata, a malincuore, una tragedia annunciata. Il terminal dell’Unisa è uno dei peggiori terminal che io abbia mai visto. I pullman che ci passano mi mettono paura, sfrecciano, prevenzione Zero, sicurezza Zero. Se in questi giorni le cose cambieranno, sarà solo una grandissima presa in giro. Povero chi c’ha perso la vita, i sogni e le speranze. Un’università che costruisce il nostro futuro dovrebbe tenerci come una mamma, la sicurezza, la prevenzione, sono una cosa seria”.  Sono solo due delle reazioni dei nostri studenti che ogni giorno affollano l’Ateneo salernitano.

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