Distretto Sanitario 72, ma quanto ci costi? Sala Consilina ed 8 comuni valdianesi “spalle al muro”

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“Il cane che si morde la coda”: è la figura retorica alla quale viene spontaneo pensare  leggendo attentamente il protocollo d’intesa inviato dal Direttore Generale dell’ASL di Salerno Antonio Squillante al Comune di Sala Consilina e ad altri 8 comuni valdianesi (Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Sanza e Sassano) per il mantenimento del Distretto Sanitario 72 a Sala Consilina, nella sede dell’ex Tribunale. Tra tattiche e contro tattiche, quella che più che una trattativa sembra sempre più una partita a poker istituzionale continua. In effetti le richieste del Direttore Generale dell’ASL sono esattamente le stesse che erano state avanzate all’inizio dello scorso mese di Dicembre, e che avevano poi scatenato un vero e proprio putiferio. Culminato con l’indignato rifiuto del sindaco salese Francesco Cavallone di sottostare a quello che veniva considerato quasi un “ricatto”, confermato anche attraverso una apposita conferenza stampa. Di qui era poi scaturita la momentanea “rottura” tra l’ASL e il Comune di Sala Consilina, con il direttore generale che aveva disposto il trasferimento del Distretto Sanitario a Sant’Arsenio. Poi una nuova, disperata opera di mediazione anche da parte del presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’ASL di Saleno Sergio Annunziata, che ha portato all’invio di questo nuovo protocollo d’intesa.

Cosa è cambiato? Nella sostanza nulla, qualcosa nella forma. In queste settimane c’è stata la richiesta del Comune di Sala Consilina ad altri comuni valdianesi di contribuire al pagamento delle utenze del Distretto Sanitario nella sede dell’ex Tribunale. Una richiesta alla quale 8 comuni hanno risposto positivamente, ma attenzione: non si tratta di delibere approvate nei rispettivi consigli comunali ma di un semplice assenso “di massima”, che non entra nel merito delle cifre che i comuni dovrebbero versare per il Distretto Sanitario. A Squillante queste rassicurazioni non bastano, ed allora ecco che  nel protocollo d’intesa  compaiono alcuni articoli inseriti per mettere con le spalle al muro il Comune di Sala Consilina e che potrebbero risultare particolarmente indigesti agli altri comuni valdianesi coinvolti:

7 – Il Comune di Sala Consilina si assume tutte le spese di utenza a rete, quali acqua, energia elettrica, gas, nonché le spese condominiali e di trasporto e raccolta dei rifiuti urbani, nonché tutte le spese per le riparazioni ordinarie e straordinarie eventualmente da effettuarsi nell’immobile nel corso del rapporto de qua;

9 – I Comuni di Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Sanza e Sassano si sono impegnati con il Comune di Sala Consilina a partecipare alle spese per il mantenimento della sede del Distretto 72 a Sala Consilina.

10 – Il Comune di Sala Consilina costituisce comunque per l’ASL Salerno il riferimento per tutte le spese scaturenti dal presente atto. Resta ferma la possibilità del Comune di chiedere il rimborso agli altri Comuni dell’ambito, in base ad accordi e fatti intercorsi con questi ultimi che non rilevano nel rapporto di cui al presente contratto, in quanto resta obbligato nei confronti dell’ASL Salerno solo il Comune di Sala Consilina.

Già nelle ore successive all’invio della bozza del protocollo d’intesa, le reazioni della maggior parte dei comuni coinvolti sono state negative: difficile che i sindaci decidano di assumere impegni ufficiali per il pagamento di spese non quantificate, che potrebbero consistere in diverse decine di migliaia di euro ogni anno, per i prossimi 10 anni. Va anche considerato che all’interno dei vari consigli comunali, da quanto si apprende, non c’è unanimità su questo tema. Si tratterebbe di assumersi pesanti responsabilità, e vedremo se l’annunciata solidarietà degli 8 comuni valdianesi nei confronti del comune salese reggerà alla prova dei fatti. In merito lunedì prossimo è in programma una conferenza dei primi cittadini valdianesi che si preannuncia infuocata. Ma nemmeno i cittadini di Sala Consilina possono dormire sonni tranquilli, se è vero che nel protocollo è scritto nero su bianco che il comune capofila, in ogni caso, è ritenuto responsabile del pagamento di tutte le spese scaturenti dal Distretto Sanitario nella nuova sede dell’ex Tribunale. Oltre al capitolo “utenze”, vanno anche ricordate tutte le altre concessioni da parte del comune salese:

2 – Il Comune di Sala Consilina concede all’ASL Salerno gratuitamente in uso per anni 10 (dieci), a partire dalla data del verbale di consegna, parte dell’immobile sito in via Tressanti, come rappresentato nella planimetria allegata al presente contratto;

5 – Il Comune si impegna ad eseguire a propria cura e spesa la ristrutturazione e i riadattamenti igienico-sanitari necessari per rendere funzionali all’espletamento delle attività sanitarie gli ambienti oggetto del presente atto, nonché la relativa manutenzione ordinaria e straordinaria;

6 – Il Comune si impegna, altresì, ad eseguire i lavori individuati dal Servizio Tecnico-Manutentivo dell’ASL Salerno;

8 – Per tutto il periodo di vigenza del presente atto e del successivo contratto, tutte le tasse e i tributi locali riferiti all’immobile, o da esso derivanti, resteranno a carico del Comune;

12 – Le spese contrattuali e di registro saranno versate all’Agenzia delle Entrate a cura del Comune di Sala Consilina.

Qualcuno parla già di “contratto capestro”. Va infine ricordato che appena 10 giorni fa il Tar di Salerno ha rinviato l’udienza relativa al ricorso presentato dal comune di Sala Consilina contro il trasferimento degli Uffici del Distretto Sanitario a Sant’Arsenio al prossimo 22 Giugno. Il rinvio è stato deciso dopo la richiesta (avanzata di comune accordo) del Comune capofila del Vallo di Diano e dell’azienda sanitaria locale guidata da Antonio Squillante proprio in vista della definizione dell’accordo tra i due enti. Al rinvio si era opposto il Comune di Sant’Arsenio, che aveva chiesto di procedere invece con l’udienza e di mettere la parola fine, una volta per tutte, alla vicenda con una sentenza. Ora Squillante con la bozza del protocollo d’intesa ha mandato a Sala Consilina e ad 8 Comuni valdianesi il conto da pagare per il rinvio, che si preannuncia più salato del previsto. E nel caso gli altri comuni pensino di potersi alzare senza pagare il conto, il direttore generale scrive nero su bianco che a pagare sarà comunque il comune capofila. E la partita a poker continua.

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