“Il Vallo di Diano e le sue risorse. Su cosa investire?” Il sondaggio di Italia2Tv

“Il Vallo di Diano e le sue risorse”. E’ questo il tema del sondaggio che la nostra emittente vi propone per questa settimana sul sito www.italia2tv.it.  Il Vallo di Diano negli ultimi anni è  considerato dall’esterno sempre di più un territorio di conquista, ma giorno dopo giorno viene depauperato di strumenti di crescita culturale, economica e sociale. Il nostro Vallo di Diano, ha visto negli ultimi anni  depotenziare servizi essenziali, dalla sanità, ai trasporti alla giustizia fino alle più semplici forme di politica sociale.  Ma davvero ormai tutto è perduto? Sono diverse le risposte a questo interrogativo se si guarda alla società del Vallo di Diano. C’è chi ormai vive nel profondo torpore della rassegnazione,  chi invece non molla e continua a difendere le grandi potenzialità di un territorio da troppi sottovalutato e chi invece mantiene un atteggiamento diplomatico, che cambia a seconda di come cambia il vento. Per questo, convinti che il Vallo di Diano, possa continuare a dire la sua sia in regione Campania che a livello nazionale ed internazionale vi proponiamo di rispondere a seguente quesito “Il Vallo di Diano e le sue risorse. Su cosa investire?”. Le risposte che vi propiniamo vista l’ampiezza dell’argomento questa settimana salgono a cinque: Agricoltura, turismo, petrolio, artigianato e start up.Sarà possibile, inoltre, scegliere più opzioni di risposte. Nella sezione commenti potrete motivare con più spazio la vostra scelta. Il confronto e la partecipazione sono una delle migliori forme di protezione del proprio territorio. Per cui votate sul sito di Italia2Tv: www.italia2tv.it

[yop_poll id=”8″]

4 risposte

  1. Donato ha detto:

    Penso che il vallo di Diano abbia delle grande risorse, che però non vengono utilizzate come si deve. L’agricoltura, il turismo e l’artigianato. Insieme al parco ed ad una buona gestione, potrebbero essere un volano di sviluppo per il nostro territorio e fonte di reddito per tante famiglie valdianesi. Tutti quei terreni frazionati, ora incolti ed abbandonati potrebbero essere riuniti in un unico grande appezzamento. Anche sotto forma di cooperativa agricola e mediante opportuni accorgimenti si potrebbero riscoprire le antiche coltivazioni o cultivar locali. Commercializzando i nostri prodotti locali valdianesi. L’importanti è farsi conoscere e presentare un buon, sano e genuino prodotto. Anche l’artigianato, con gli antichi lavori di falegnameria ed altri e per finire un turismo eco sostenibile. Abbiamo tanti bei posti da far visitare ai potenziali turisti, che non vengono adeguatamente pubblicizzati. Si potrebbero fare tante cose. basta solo una buona organizzazione e volontà.

  2. Ind ha detto:

    Perché manca il campo “industria”? Un piano industriale (manifattureria, siderurgica, ecc.) non crego guasterebbe portato avanti come si deve

  3. angelo mango ha detto:

    non bisogna piangerci addosso. io ho trovato chi vuole investire nel vallo di diano. il 14 maggio verranno nel valli di diano un numero di delegazioni estere a vedere i nostri prodotti. di 45 aziende.

    • giuseppe morrone ha detto:

      Diamo atto che 40 aziende non hanno perso la speranza. Ma è altrettanto vero che molti giovani non credono più al loro territorio. Il tessuto umano scarso tipico delle zone interne insieme agli apporti degli emigrati all’estero era un tempo una delle ragioni di un generale benessere. Ora non riusciamo più a fermare le emorragie di persone e non riceviamo ricchezza dall’esterno, anzi un po’ di ricchezza prodotta va fuori preda di gruppi organizzati nel settore della vendita. I servizi sono scadenti o addirittura spostati altrove. C’è da essere senza speranza. Dobbiamo, secondo me, prima ricostruire su basi nuovi vita associata e istituzioni….. poi tutto si potrà discutere con una convinzione più adeguata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *