Ospedale di Polla, Nefrologia-Dialisi: dalla Fials critiche al Direttore Tortora, precisazioni da CGIL e UIL

La riorganizzazione del personale infermieristico del “Curto” di Polla al centro di un incontro tenutosi presso la Direzione Sanitario del presidio ospedaliero di Polla tra il Direttore Sanitario Aristide Tortora e le organizzazioni sindacali di categoria, Fials, Cgil e Uil. Nel corso dell’incontro si è analizzata la situazione di difficoltà che riguarda alcuni reparti dell’ospedale pollese, come la Geriatria e la Fisiopatologia Respiratoria. Una nuova carenza si è palesata anche per l’unità operativa di Emodialisi. Un fatto esposto al Direttore Tortora dalla Fials, che racconta tramite una nota stampa, quanto accaduto nel corso della riunione. Il sindacato infatti, riporta la dichiarazione che il direttore Tortora avrebbe pronunciato in merito al reparto e alla situazione che sta vivendo: “La nefrologia-dialisi negli ultimi anni è la vergogna dell’ospedale di Polla”. Una dichiarazione che ha fatto decidere ai delegati della Fials di abbandonare la riunione. Nella nota dela FIALS non mancano critiche anche alle altre due organizzazioni sindacali presenti, Cgil e Uil, che invece hanno continuato la riunione con il Direttore Tortora, e che a stretto giro di posta hanno ritenuto opportuno a loro volta intervenire.  “La UIL FPL e la CGIL Funzione pubblica –si legge in una nota stampa comune- ritengono necessarie alcune precisazioni relative al comunicato stampa della Fials sul “ silenzio”  di queste organizzazioni sindacali nella riunione tenutasi ieri presso la Direzione Sanitaria di Polla. Le scriventi –continua il comunicato a firma di Luigi Esposito Piccolo, Luigi Pistone e Gino Alessandro-  sono organizzazioni che si occupano della tutela di tutti i lavoratori, ed hanno continuato la riunione perché il compito del sindacato è quello di trovare soluzioni alle problematiche di tutto l’ospedale pollese. Pur riconoscendo il problema specifico della U.O.di Nefrodialisi –concludono CGIL e UIL- non si può accusare queste organizzazioni sindacali di essere disinteressate a tale situazione e abbandonare il confronto con la parte pubblica”.

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