Raccolta selvaggia dell’origano. Ordinanza a Sassano per regolamentare raccolta e vendita

Il Comune di Sassano scende in campo per tutelare l’origano. Per questo motivo è stata emessa una ordinanza specifica per evitare raccolta selvaggia e danni alla flora. “Considerato che nel periodo estivo viene a maturazione l’origano che spontaneamente cresce sulla zona montana di Sassano”, si legge nell’ordinanza e “atteso che la raccolta viene eseguita indiscriminatamente sia dai residenti e che dai non residenti senza tener conto delle specifiche modalità di raccolta, del tempo della raccolta stessa, con grave pregiudizio alla coltura per gli anni successivi e considerato che esiste un regolamento comunale per la disciplina della raccolta della flora spontanea, dei prodotti del sottobosco e delle piante officinali e aromatiche sul territorio comunale, si è inteso regolamentare in maniera esaustiva e definitiva la raccolta dei prodotti del bosco e del sottobosco con modalità diverse per i residenti e per i non residenti”. L’idea è quella di specificare i quantitativi massimi uguali per entrambei e limitando il diritto dei non residenti in base al rilascio del permesso da parte del Comune. L’ordinanza firmata dal vice sindaco Antonio D’Amato dispone regole e sanzioni affinché il periodo della raccolta coincida con la maturazione della pianta e perché la raccolta medesima venga fatta senza pregiudicare le radici e con tutte modalità e divieti previsti nel regolamento comunale. Per raggiungere questo scopo ordina: “La raccolta dell’origano è consentita esclusivamente nel periodo dal primo gosto al 30 settembre di ogni anno per un quantitativo massimo di 200 aste floreali a persona al giorno”. Inoltre nell’ordinanza è spiegato anche come raccogliere l’origano: “La pianta deve essere tagliata e non estirpata evitando così di apportare danni alle radici. L’origano, durante la raccolta non dovrà essere assolutamente portato in contenitori di qualunque specie e tipo, in modo da consentire, durante la raccolta stessa, la caduta sul suolo dei semi, per facilitarne la sementazione e la riproduzione. E’ vietato calpestare o rimuovere, senza scopo di raccolta, lo strato umifero o la cotica erbosa del terreno. E’ assolutamente vietato il commercio dell’origano così come è vietato al fine della conservazione e della propagazione della specie, la raccolta nelle aree rimboschite o soggette a interventi selvicolturali”. Per chi non rispetta queste norme è prevista una sanzione che può arrivare fino a 500 euro oltre la confisca del prodotto e la denuncia del trasgressore all’Autorità Giudiziaria per tutti i reati ravvisabili dalla medesima autorità.

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