Sequestrata l’area del sito di stoccaggio di rifiuti di Polla. Sigilli ai capannoni dell’umido e a 40 tonnellate di rifiuti

sequestro 2 sequestroE’ stata sottoposta a sequestro un’area del sito di stoccaggio di Polla nell’area industriale. Il capannone dove vengono riposti i rifiuti (sia quelli umidi, che da qualche giorno quello dello Stir) è stato sequestrato questa mattina dalla Forestale. Sono stati infatti posti i sigilli da questa mattina. Due giorni fa il comandante della stazione di Polla, Pietro Rubino, ha effettuato una serie di controlli sull’area. Sono state sequestrate anche 40 tonnellate di rifiuti presenti nei capannoni, due “scarrabili” con dieci tonnellate di fanghi e l’intero impianto di areazione. All’operazione hanno partecipato anche gli agenti della Polizia locale.

Area – occorre aggiungere – già sotto la lente di ingrandimento a gennaio e febbraio con due indagati per il reato di smaltimento illecito di rifiuti nell’impianto di trasferenza nella zona industriale di Polla. La Forestale all’epoca constatò  la gravità della gestione del percolato derivante dall’impianto, nonché gravi anomalie anche in ordine al sistema di aspirazione, nonché del sistema antincendio.  Si tratta dei capannoni adibiti alla conservazione dei rifiuti umidi e da inizio settembre dei rifiuti biostabilizzati dello Stir di Battipaglia. Dal 2 settembre la Provincia di Salerno ha ordinato che i rifiuti biostabilizzati dello Stir fossero trasferiti con urgenza a Polla (in quanto non trasferibili fuori regione). Una decisione che ha scatenato molte polemiche nell’Amministrazione pollese la quale ha denunciato di non sapere nulla. Da qualche giorno, inoltre, nell’area si sente un acre odore (come del resto gli imprenditori della zona denunciano da tempo). E proprio gli imprenditori due giorni fa hanno manifestato il proprio dissenso davanti ai cancelli della Ergon-Consorzio Bacino Sa3.

Ora arriva questa ultima novità e le indagini da parte della Forestale sono in corso.

 

 

 

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