Depotenziamento del Servizio trasfusionale dell’ospedale, il Comune di Polla ha depositato il ricorso al Tar contro la Regione

Il Comune di Polla il 5 ottobre ha depositato al Tar della Campania – sezione distaccata di Salerno – il ricorso contro il Decreto dirigenziale della Regione Campania  con il quale il Servizio Immuno Trasfusionale del Presidio Ospedaliero di Polla è stato convertito in Unità di Raccolta ovvero. Ovvero un’articolazione organizzativa del Sit dell’ospedale “Santa Maria Della Speranza ” di Battipaglia. Di fronte a questa scelta della Regione, il sindaco di Polla, Rocco Giuliano e l’intera giunta comunale, ritenendo “palesemente illegittimo detto provvedimento, siccome inficiato da una serie di carenze istruttorie e procedurali, nonché gravemente pregiudizievole per il Presidio Ospedaliero di Polla e, attese le ricadute negative provocate dal nuovo assetto organizzativo per l’intero bacino di utenza del Vallo di Diano e dei comuni viciniori”, adottavano la Delibera di giunta (del 18 giugno – ndr), con la quale veniva affidato incarico legale, a titolo gratuito, all’assessore agli Affari Legali, l’avvocato Giovanni Corleto, di ricorrere al Tar  per ottenere l’annullamento dell’atto impugnato. In seguito, l’8 settembre, l’atto è stata regolarmente notificato alla Regione Campania e, come già evidenziato, il 5 ottobre scorso il ricorso è stato depositato, unitamente alla documentazione allegata, al Tar della Campania , in attesa di decisione.

“Il Servizio Immuno Trasfusionale dell’Ospedale di Polla rispetta i criteri stabiliti dalla normativa regionale vigente in materia – scrivono il sindaco Rocco Giuliano e l’assessore Gianni Corleto -, così come tra l’altro constatato nel dicembre del 2014, proprio dal team di verifica per laccreditamento dei Servizi Trasfusionali Ospedalieri e delle Unità di Raccolta fisse e mobili. Essendo, inoltre, le attività svolte dal Centro Trasfusionale di Polla di estrema importanza, oltre che al servizio non solo della popolazione pollese, ma dell’intero Vallo di Diano e dei territori limitrofi, non è giustificabile, nemmeno per ragioni organizzative e aziendali, una sua conversione in Unità di Raccolta.  Continuremo a portare avanti la battaglia, non solo legale, intrapresa a tutela della Sanità nel territorio valdianese, chiedendo un apposito incontro al Governatore della Regione Campania e alle altre istituzioni competenti, interessando, altresì, le amministrazione dei Comuni del Vallo di Diano, per la salvaguardia del Centro Trasfusionale oltre che per il potenziamento dell’intero Presidio Ospedaliero di Polla, così come previsto dallo stesso Piano Regionale Ospedaliero del 2013”.

Nel frattempo a Polla è stato costituito il comitato Curo, da parte di cittadini pollesi a tutela del Sit e dell’ospedale “Curto”. “Garantiremo al comitato – dicono – la massima collaborazione e sostegno. L’obiettivo strategico deve essere per tutti il rilancio delle eccellenze del locale Presidio Sanitario e non già il loro depotenziamento come vorrebbero amministratori di aree geografiche maggiormente rappresentate politicamente che tentano di ridimensionare i servizi sanitari nel Vallo di Diano a vantaggio di altri territori della Provincia di Salerno”.

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