Buonabitacolo, il Comune esprime parere sfavorevole all’azienda Intergras, nota per la “puzza”

Il 22 gennaio scorso si è tenuta l’ultima seduta della conferenza di servizi in Regione Campania per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale in favore dell’azienda Intergras, l’azienda di Buonabitacolo abbastanza nota in zona a causa delle emissioni di sostanze maleodoranti. Tali emissioni, purtroppo, nonostante le continue sollecitazioni, i sopralluoghi, le verifiche da parte della autorità competenti non sono mai cessate. Eppure, nel 2009 la Ditta Intergras Srl ottene l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in quanto il Comune di Buonabitacolo (con l’amministrazione comunale che era guidata all’epoca dal sindaco Angelo Fiordelisi) espresse parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione, a condizione che venissero costantemente effettuati ed intensificati i controlli da parte delle autorità sanitarie ed ambientali, nonché assicurato il rigoroso rispetto di tutte le rimanenti norme tese a contenere l’impatto sull’ambiente e sulla salute della popolazione locale. Nonostante questo, anche dopo il rilascio dell’autorizzazione l’impianto di proprietà dell’azienda ha continuato ad emettere odori nauseabondi. L’insediamento industriale, ubicato in una zona con una media percentuale di urbanizzazione, è circondato da una pluralità di fabbricati rurali, civili e piccole attività artigianali che accusano fortemente la fastidiosa presenza dell’attività dell’azienda Intergras per le citate emissioni di sostanze maleodoranti. Inoltre, i cittadini residenti nei pressi dell’opificio temono una svalutazione dei loro immobili; i titolari delle attività agricole, artigianali e commerciali, collocate a ridosso dell’insediamento, lamentano consistenti danni economici. In definitiva, si teme che l’economia e l’immagine del paese possano essere seriamente compromesse per via delle emissioni maleodoranti provenienti dall’insediamento industriale. Considerato tutto ciò, il Comune di Buonabitacolo, anche alla luce delle segnalazioni provenienti dai vicini comuni di Montesano Sulla Marcellana e Padula, ha commissionato ai laboratori di ricerca dell’Università degli Studi di Salerno l’effettuazione di rilievi olfattometrici nelle zone limitrofe all’opificio. Alla luce dei risultati di tali indagini, delle verifiche effettuate nel corso dell’ultimo sopralluogo presso l’azienda da parte dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (Arpac) e delle integrazioni documentali chieste dall’Università del Sannio, in qualità di consulente della Regione Campania per il supporto all’esame delle domande di Autorizzazione Integrata Ambientale, il Comune di Buonabitacolo ha espresso parere sfavorevole al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Tale parere potrà essere oggetto di un eventuale riesame soltanto se l’azienda effettuerà, entro e non oltre 90 giorni, tutti i numerosi interventi strutturali e impiantistici specificati in modo puntuale dall’ARPAC, dal Comune di Buonabitacolo, dall’Università del Sannio e dall’Autorità competente per le Autorizzazioni Ambientali, nonché venga assicurato il rigoroso rispetto di tutte le rimanenti norme tese alla salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente. Alla scadenza dei novanta giorni, il Dipartimento ARPAC e l’ASL di Salerno, di concerto con il Comune di Buonabitacolo effettueranno un sopralluogo presso l’azienda per verificare se sono state effettivamente realizzate le attività prescritte e, per quanto riguarda l’ASL, il rispetto delle norme di carattere igienico-sanitario ed assicurata la sicurezza nei luoghi di lavoro. All’Autorità Regionale per l’Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti spetterà il compito di formulare il verbale conclusivo che chiarisca se sono state effettivamente realizzate le attività prescritte da tutti gli Enti coinvolti nella conferenza di servizi. In caso di esito negativo si provvederà alla chiusura dell’azienda. Al termine della conferenza di servizi è stato precisato pure che, qualora invece dovesse essere rinnovata l’Autorizzazione Integrata Ambientale per effetto degli interventi strutturali e impiantistici realizzati, se dovessero persistere emissioni maleodoranti, il sindaco si avvarrà delle disposizioni di cui al D. Lgs. 152/06 per il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. In conclusione, pur volendo salvaguardare l’azienda e, in particolare, i lavoratori, allo stato, il Comune di Buonabitacolo, a causa delle continue emissioni maleodoranti, fortemente pregiudizievoli per l’economia e l’immagine del Paese, non ha potuto fare altro che esprimere il parere sfavorevole al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e al prosieguo delle attività produttive da parte dell’azienda, salvo la volontà degli altri Enti coinvolti nella procedura di rinnovo dell’AIA, alla scadenza dei novanta giorni, di formulare un parere contrastante con quello espresso dal Comune di Buonabitacolo.

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