Scandalo petrolio: cisterna di Atena Lucana. Annunziata: “Ancora aspettiamo risposte. Siamo preoccupati”

Il vice sindaco di Atena Lucana, Sergio Annunziata, interviene in merito a quanto sta avvenendo in Basilicata con le due inchieste in atto. “Come amministrazione di Atena Lucana, ma sopratutto personalmente avendo io seguito la vicenda da anni anche attraverso denunce, esprimo grande preoccupazione e disappunto per la gestione poco trasparente e per le conseguenze negative sulla gestione di rifiuti pericolosi e sul pozzi di petrolio, su noi cittadini . speriamo in immediato intervento dell autorità giudiziarie e di tutti gli organi di controllo affinché si rende pubblico ogni atto, ogni azione e non ci sia minimo segreto “commerciale” su dati delle compagnie petrolifere nell’intero ciclo di estrazione e raffinazione del petrolio”. Annunziata si riferisce anche alla cisterna cappottata a luglio dello scorso anno ad Atena Lucana. “Come Comune dopo ripetute richieste firmate dal sottoscritto per chiedere l’accesso agli atti ho notato la grande difficoltà nel ricevere documentazioni e informazioni. Pochi mesi fa ad Atena si è capovolta una cisterna che, ufficialmente, trasportava acque di lavaggio da impianti petroliferi. Nonostante le nostre richieste, denunce, messe in mora ad oggi non ancor abbiamo ricevuto risposta di risultato analisi di laboratorio. Solo rassicurazioni verbali”. Annunziata fa un appello. “Si chiede alla Politica di rendere pubblico e di obbligare le compagnie e le imprese che lavorano nel settore ogni percorso dei prodotti estratti dal numero dei barili,d agli studi di impatto, dai percorsi di smaltimento rifiuti classificati e analizzati ad tutto il resto. tale operazioni devono essere fatte da terzi a tutela di tutti. grave situazione quella accaduta che getta l’ennesima conferma e paura in noi cittadini verso le istituzioni e verso le compagnie petrolifere. Come cittadini di Atena continueremo a lottare a difesa del territorio da tutti i punti di vista ben sapendo che anche il petrolio è una risorsa fondamentale ma va utilizzata e sfruttata in modo che non diventi un pericolo per le nostre vite e per il futuro dei nostri territori. ad oggi solo danni gravissimi e gestione disastrosa per territorio e cittadini”.

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