Il Ruggi D’Aragona di Salerno travolto da un nuovo scandalo. Nei guai quattro medici

Un nuovo scandalo investe l’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. I carabinieri del nucleo investigativo di Salerno hanno eseguito provvedimenti cautelari emessi dal Gip a carico di quattro medici per il reato di concussione. Nell’elenco spuntano anche il primario di Neurochirurgia e il neurochirurgo giapponese. I provvedimenti rientrano nell’ambito di una inchiesta su un presunto giro di mazzette e liste d’attesa modificate proprio nel reparto in questione.  Le indagini sono state avviate nel mese di maggio dello scorso anno, quando giunse una denuncia presso il Comando dei Carabinieri da parte di un familiare di una paziente ricoverata presso il nosocomio salernitano, sottoposta a un intervento alla testa e poi deceduta. Secondo le indagini, l’operazione chirurgica era stata preceduta dal versamento di una somma in denaro, atta ad accelerare i tempi della lista d’attesa.  secondo l’accusa, i medici effettuavano gli interventi chirurgici fingendo di attingere dalle  liste d’attesa,  che in realtà modificavano a proprio piacimento in cambio di soldi. I professionisti, dunque, utilizzavano l’ospedale come una clinica privata, operando soprattutto malati con breve aspettativa di vita e quindi con l’urgenza dell’intervento, non potendo aspettare i tempi delle liste. Il vantaggio dei pazienti e dei loro familiari, che sborsavano diverse cifre, a fronte di un precario stato di salute, era di essere operato direttamente dal primario o da altri medici, che vantavano grande esperienza. La Procura della Repubblica ha accertato 9 casi di donazioni di denaro, con somme che andavano dai 1500 ai 60mila euro. Tra le patologie delle persone operate metastasi cerebrale, problemi spinali, meningioma, neoplasia cerebrale. Solo in due casi ai pazienti non veniva chiesto danaro: ma non «per premura» del primario, spiega la nota della Procura, ma per l’intervento esterno di alcuni colleghi.

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