Vicenda Shell. Il Comune di Polla: “No al petrolio e alle imposizioni dei grandi colossi. Tutelare patrimonio e risorse idriche”

Ecco la delibera con la quale il Consiglio comunale di Polla ha detto di no al petrolio. Una delibera che – occorre ricordare – ha creato qualche polemica per l’astensione di quattro consiglieri, tre dei quali assessori dell’amministrazione di Rocco Giuliano. La seduta ha avuto inizio con la rendicazione del consigliere comunale Graziano Vocca che ha reso nota che in Comunità Montana si è svolto un incontro tra i rappresentati di alcuni comuni lucani e del Vallo di Diano, all’esito del quale ci si è dichiarati contrari alle trivellazioni. Il sindaco Giuliano – inoltre – ha fatto sapere di aver già scritto in merito al Ministero dell’Ambiente e ha evidenziato che vi sono accordi tra le Province di Salerno e Potenza sull’osteggiare le trivellazioni, e che sono state già mandate comunicazioni al Ministero dell’Ambiente.

“Il Vallo di Diano – si legge sulla delibera – e quindi anche il Comune di Polla, da diversi anni a questa parte si sta spendendo per sostenere uno sviluppo che va in tutt’altra direzione e che si identifica con lo sviluppo rurale integrato, la qual cosa significa crescita armonica non solo dell’agricoltura, in quanto spina dorsale del tessuto produttivo locale, ma anche di altri settori più direttamente connessi con il turismo sostenibile e con la fruizione dei beni culturali ed ambientali, di cui il Vallo di Diano è ricco, e con l’artigianato tradizionale ed il piccolo commercio”. Il Comune di Polla, inoltre, aggiunge che “per non vanificare gli ingenti sforzi finora compiuti nel campo della pianificazione e dell’attuazione dei programmi di sviluppo locale, bisogna avere la piena consapevolezza che il territorio del Vallo di Diano costituisce, nel suo insieme, una risorsa di grande rilievo, strategica per il tipo di sviluppo ipotizzato, e, come tale, necessariamente da salvaguardare da tutto ciò che compromette la bellezza e il valore delle peculiari risorse presenti, molte delle quali a valenza
riconosciuta a livello internazionale come la Certosa di Padula, Grotte di Pertosa, centro storico di Teggiano, le terme di Montesano, Monte Cervati e le miriadi di aree protette ricadenti nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano”. Ma la delibera del Comune punta il dito anche contro il petrolio. “Il petrolio non è assolutamente sinonimo di sviluppo, ragione per cui all’iniziativa della Shell occorre fermamente opporsi in tutte le sedi, rifiutando a priori la logica della colonizzazione da parte dei “grandi colossi”, interessati solo a mettere piedi nel Vallo di Diano in virtù delle risorse che se ne possono trarre, senza apportare alcun beneficio concreto al territorio, né in termini di sviluppo né sul piano occupazionale”.

Nella delibera votata da sei consiglieri(anche Cammardella e Ritorto della minoranza) inoltre si aggiunge “che negli ultimi 15-20 anni il Vallo di Diano ha beneficiato di cospicue risorse finanziarie rese disponibili dai vari programmi e strumenti di intervento pubblico grazie alle quali sono stati incentivati investimenti imprenditoriali ed opere infrastrutturali, strategiche ai fini dello sviluppo locale che si è ritenuto dover orientare verso l’ambiente e la valorizzazione delle peculiarità del territorio: beni culturali, risorse naturali, produzioni tipiche locali, agricole ed artigianali. Il Comune di Polla ha aderito al Patto dei Sindaci per l’adozione del trattato di Kyoto e al momento nessuno studio garantisce la sicurezza per le riserve idriche del territorio, bene dal
valore inestimabile in assoluto”. Un sì al petrolio secondo l’Amministrazione Giuliano significherebbe “rinnegare quanto finora si è fatto a sostegno dello sviluppo eco-compatibile, significherebbe rinnegare i documenti strategici di indirizzo condivisi ed approvati dal territorio e che vanno sempre nella direzione dello sviluppo sostenibile a forte integrazione ambientale, compromettere la bellezza e la serenità dei luoghi, con ripercussioni fortemente negative in termini di attrattività turistica dell’intero territorio; significherebbe accettare le preoccupazioni per le inevitabili forme di inquinamento e di alterazione ambientale legate alle attività di estrazione e trasporto del petrolio, senza nulla prendere in cambio, come peraltro sta avvenendo nella vicina Val d’Agri; che la questione petrolio non riguarda solo i Comuni individuati per dei sondaggi ma tutto il Vallo di Diano tenuto conto che qualsiasi effetto lesivo, ambientale e socio-economico, derivante dall’estrazione del petrolio ricadrebbe sull’intero territorio e per questa ragione tutti e 15 i Comuni del Vallo sono chiamati ad attivarsi per “impedire” di fatto che la Shell vada avanti nel suo intento, a dispetto della volontà del territorio.

E bisogna dire di no al petrolio perché “Il Vallo di Diano – si legge ancora nella delibera -, così com’è, è troppo prezioso per farlo “scalfire” da operazioni avulse e distruttive come nel caso della scongiurabile estrazione del petrolio. Il Vallo di Diano rappresenta il luogo ideale per lo sviluppo di un’agricoltura di qualità eco-compatibile in grado di offrire produzioni tipiche eccellenti. È evidente che tale prospettiva verrebbe totalmente compromessa dalla presenza del petrolio. Il no va detto per rispetto di quei cittadini del Vallo di Diano, che senz’altro sono la maggioranza se non addirittura la quasi totalità, che, sensibili alle problematiche di tutela dell’ambiente, denotano preoccupazione per “l’operazione petrolio”, ritenendola incompatibile con le peculiarità dell’area e con il tipo di sviluppo che si sta portando avanti; che sulla base di tali considerazioni unanimemente condivise, tutti Sindaci ed i rappresentanti dei Comuni del Vallo di Diano, nell’esprimere ferma contrarietà all’ipotesi sondaggi ed estrazione del petrolio nell’ambito del territorio, respingono fin da ora la richiesta avanzata dalla Shell ed assumono impegno di battersi con forza ed in tutte le sedi per porre il Vallo di Diano a riparo da taliscellerate ed inaccettabili iniziative, nonché di sostenere ed affiancare tutte le iniziative che saranno intraprese sul territorio e che vanno nella direzione del No al petrolio”.

Polla dice no al petrolio

 

 

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