Chernobyl & bonifiche nel Vallo, interrogazione del M5S: “Toc Toc, la Regione c’è?”

“Pecore al pascolo, nessuna recinzione, nessuna attenzione e nessuna bonifica ai terreni del Vallo di Diano interessati dall’inchiesta Chernobyl”. Per questi motivi Movimento 5 Stelle ha inoltrato formale richiesta di audizione in III Commissione Speciale della Regione Campania dei comuni valdianesi interessati dall’inchiesta “Chernobyl”. Lo rende noto il Consigliere Regionale Grillino Michele Cammarano sulla sua pagina del social network facebook, spiegando che l’audizione richiesta riguarda in particolare la messa in sicurezza dei terreni coinvolti dall’inchiesta nel Vallo di Diano.

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“Dal sopralluogo che facemmo qualche settimana fa –scrive Cammarano-  vedemmo pecore al pascolo, nessuna recinzione, nessuna attenzione ad una terra che da decine di anni paga il pedaggio a criminalità e mala politica. La magistratura –scrive ancora Cammarano- dovrà fare il suo dovere e gli amministratori prendersi le loro responsabilità di garanti della salute pubblica”.

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Lo scorso 21 Aprile insieme ad alcuni degli attivisti grillini del Vallo di Diano Michele Cammarano, consigliere regionale all’interno della Commissione Agricoltura e Turismo, e Vincenzo Viglione, consigliere regionale in Commissione Ambiente, avevano effettuato un sopralluogo nelle aree interessate dal processo Chernobyl nel Vallo di Diano, e all’interno delle quali –secondo le accuse- sono stati sotterrati effettuati sversamenti illeciti di rifiuti. I due consiglieri avevano così visitato le zone di San Rufo, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e Teggiano, promettendo il loro impegno per accedere ai fondi necessari alla bonifica dell’area. E per conoscere la verità dal processo in corso, che vede imputate ben 38 persone. Di qui l’interrogazione del M5S alla terza commissione speciale presieduta da Gianpiero Zinzi, che si occupa della terra dei fuochi, di bonifiche ed ecomafie, ed in particolare di monitoraggio dei flussi dei rifiuti speciali di qualunque origine, di controllo dei roghi tossici, degli sversamenti illeciti e del sistema delle bonifiche.

“Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in data 16-08-2007 -si legge nell’Interrogazione- comunicava ai Sindaci di suddetti Comuni (San Pietro al Tanagro, Teggiano, Sant’Arsenio e San Rufo) le risultanze dell’indagini e richiedeva “interventi da parte delle Amministrazioni competenti, attesa l’estrema pericolosità derivante dalle attività criminali accertate in tema, in particolare, di smaltimenti illeciti di rifiuti”. Ma a tuttoggi non ci risulta che nulla sia stato ancora fatto per la salvaguardia della salute dei cittadini da parte delle Amministrazioni competenti, cosicché la predetta comunicazione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere è – di fatto – caduta nel vuoto” .   

                                                                                               

 

 

 

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Una risposta

  1. ANGELO MANGO ha detto:

    pura propaganda. angelo mango

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