Sala Consilina, al via il Festival MonoDrama. Enzo D’Arco: “Teatro buono come il pane”

Tutto pronto a Sala Consilina per la seconda edizione del Festival Teatrale MonoDrama, al via domenica 30 ottobre presso la sede della Cantina delle Arti alle ore 18:15 con lo spettacolo “L’Italia s’è desta”. Per saperne di più siamo andati a trovare l’instancabile attore e regista Enzo D’Arco impegnato come sempre con i ragazzi dei laboratori teatrali “FoRiArTe”.

 

monodrama monodrama 2

A seguire il comunicato de “La Cantina delle Arti” relativo all’iniziativa del Festival MonoDrama:

“L’Associazione Culturale Cooperativa Culturale La Cantina delle Arti, organizza la seconda edizione del Festival MonoDrama Monologue Dramatique, che si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre 2016 presso la sede della suddetta Associazione sita a Sala Consilina (SA).
Il Festival “MonoDrama”, dal greco mono/solo, drama/azione si pone di dare spazio artistico ad un genere teatrale tornato in voga nell’ultimo decennio, dove il rapporto primario dell’Arte teatrale, Attore/Spettatore/Spazio, meglio si evidenzia.
Non c’è trattato o saggio teorico, remoto o recente, sul linguaggio teatrale in cui il monologo non sia definito in relazione al dialogo e non sia giudicato, rispetto a questo, in modo più o meno accentuato, una forma impura, inverosimile, o addirittura incompiuta, cui affidare solo alcune ristrette funzioni. D’altra parte non c’è epoca in cui il monologo non abbia intrigato i drammaturghi, attirato gli attori, appassionato il pubblico e goduto di spazi che oggi sembrano addirittura allargarsi. La storia di queste due modalità, il dialogo e il monologo, perennemente opposte, si intreccia con la storia stessa dell’evoluzione dell’arte drammatica. È soprattutto in Francia nel Seicento – epoca del trionfo dell’arte della conversazione – che il dibattito sull’opposizione fra dialogo e monologo si fa intenso e spinge i drammaturghi a sperimentare e a superare i confini fra le diverse forme del discorso teatrale. Questo genere teatrale, appunto definito in Francia Monologue Dramatique, a cui facciamo riferimento ed elogio, ha saputo sfruttare le potenzialità del monologo e rappresentare, attraverso questa modalità, l’interiorità lacerata, il flusso e riflusso delle emozioni, ma soprattutto mettere in scena la frammentazione del discorso, lo sfibramento della parola, l’emergere del silenzio, del tacere e del taciuto illustrando una parola paradossale, impreziosita con i più bei fiori dell’eloquenza per raccontare la tragica impossibilità del dire”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *