Distretto Sanitario Polla- Sala Consilina, dure critiche del sindacato FASSID al Sistema dell’Emergenza

“Il Sistema dell’Emergenza nel Distretto Sanitario 72 Polla – Sala Consilina, che costa alle tasche dei cittadini 1milione e 20mila euro all’anno, è obsoleto, inefficace e in crisi, e va urgentemente riformato”.

 

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Ad affermarlo è Carmelo Accetta, delegato sindacale F.A.S.S.I.D. SPES (Sindacato dei Professionisti per l’Emergenza Sanitaria) per l’ASL di Salerno. Sotto i riflettori è tutto l’attuale Sistema dell’Emergenza in Campania, in particolare le modalità con le quali al suo interno sono gestite le Associazioni di Volontariato, che per Accetta e per il suo sindacato sono diventate “imprese autolegittimate all’evasione fiscale e al lavoro nero”.

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L’organizzazione del sistema, a quasi 20 anni dalla nascita del Servizio Emergenza, secondo la FASSID in Campania è rimasta sorda a qualsiasi evoluzione, non adeguandosi alle nuove richieste di assistenza né dotandosi di una nuova e necessaria organizzazione. Secondo Accetta “Le Associazioni di Volontariato, proliferanti e bramose di danaro fiscalmente giustificato come volontariato, concorrono subdolamente ad accaparrarsi il maggior numero possibile di Postazioni dì Emergenza, poiché non esiste limite di numero, mettendo a rischio la gestione dell’organizzazione”. Sempre secondo il delegato FASSID per l’ASL di Salerno “Questo sistema legittima vere e proprie imprese che, come sta venendo fuori in questi giorni, sono implose, non riuscendo più a garantire il Servizio di Assistenza.  Tutto ciò a causa di personale arruolato non formato, o personale dipendente che in barba alla Legge 161/14 effettua turni in regime continuo, smontando dal Reparto e montando in Postazione, interessato unicamente a racimolare paga a nero sotto forma di rimborso spese, con rischio per sé stessi, per il Reparto a cui si appartiene ed anche per il territorio, a causa della stanchezza accumulata. Il Sistema di Emergenza dovrebbe invece garantire la presenza di personale adeguato in grado di assicurare la giusta Assistenza al Territorio”.

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Accetta per conto del Sindacato FASSID SPES in una prima fase ha analizzato il Sistema Emergenza nel Distretto Sanitario 72 Polla – Sala Consilina, che annualmente costa alle tasche dei cittadini 1milione e 20mila euro all’anno: circa 540mila per la postazione CMR (Unità Mobile di Rianimazione) e 480mila in totale per la Postazione SAUT di Padula, la Postazione Infermieristica di Sala Consilina, la Postazione SAUT di Teggiano e la Postazione Infermieristica di Sanza. Un secondo step ha visto Accetta e il Sindacato FASSID SPES presentare all’ASL di Salerno una ipotesi di riorganizzazione finalizzata -secondo gli autori- ad una più equa ed efficiente assistenza territoriale, all’abbattimento dell’evasione fiscale, e alla riduzione del fenomeno del lavoro nero (sotto forma di volontariato). Nonché ovviamente ad evitare sprechi di denaro pubblico: l’ipotesi presentata consentirebbe -in teoria- il risparmio di ben 361mila euro all’anno solo nel Distretto Sanitario 72 di Polla-Sala Consilina. In ogni caso il punto fondamentale secondo Accetta e la FASSID non è soltanto quanto si spende per l’emergenza, ma soprattutto il risultato ottenuto attraverso questa spesa per la sicurezza dei cittadini del Vallo di Diano. Senza dimenticare la trasparenza, perché se ogni anno più di 1 milione di euro viene speso per l’emergenza valdianese, è giusto sapere nelle tasche di chi finiscono questi soldi.

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