Teggiano, al Museo Diocesano in restauro il Sepolcro Francone: le immagini esclusive dei lavori in corso
Riprendono le operazioni di restauro della cappella dell’Addolorata al Museo Diocesano di Teggiano, finanziati dalla Diocesi di Teggiano-Policastro e dalla Banca Monte Pruno di Roscigno e Laurino e indirizzati, in questa fase finale, al recupero della tomba di Bartolomeo Francone (GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO CON LE IMMAGINI IN ESCLUSIVA DEI LAVORI IN CORSO E CON L’INTERVISTA AL RESTAURATORE ANTONIO D’ELIA- FAI CLICK SULLE FOTO PER INGRANDIRE)
Il secondo lotto dei lavori di restauro, riorganizzato dalla ditta Cartusia di Salerno, sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Abap di Salerno, mira alla salvaguardia ed alla restituzione fruitiva del sepolcro di inizio Quattrocento, realizzato in stucco policromo, per ospitare il corpo del milite teggianese, originario di Diano ed un tempo al servizio della nobile famiglia dei Sanseverino.
L’iter dei lavori ha portato finora al completo recupero della parte superiore dell’antico vano, con il restauro degli affreschi di inizio Settecento sulle volte e sulle lunette, in cui sono dipinti i Sette Dolori di Maria e sulla parete destra, ove è raffigurato San Filippo Benizi, una rara iconografia presente a Teggiano.
Le superfici dipinte da un artista locale, aggiornato sull’aspetto stilistico in voga al suo tempo, hanno riacquistato una sorprendente vivacità cromatica, fornendo anche inediti spunti di ricerche culturali ed iconografiche. All’inizio della ripresa dei restauri, si preannunciano interessanti riscoperte storico-artistiche, che vanno dall’iscrizione della cassa, in caratteri gotici e scialbata da quasi duecento anni, alle indicazioni del dossale del sepolcro, in cui compaiono i nomi dei familiari del defunto, Bartolomeo Francone.
Gli interventi di salvaguardia del secondo lotto riusciranno a recuperare antiche cromie e dettagli plastici e figurativi finora non visibili, riportando il monumento sepolcrale, realizzato ad imitazione delle tombe napoletane del XIV secolo, ad una chiara lettura iconografica e storica. Anche l’aspetto architettonico della cappella sarà rivalutato, con la riapertura per intero della monofora gotica, che offre luce all’ambiente.
I risultati del restauro, che si concluderà per fine anno, verranno riproposti in un convegno di inizio gennaio 2017 al Museo Diocesano e confluiranno in un prossimo catalogo scientifico, a cura della direzione museale.