La tragedia del dentista di Atena Lucana: una task force al lavoro tra dolore e difficoltà. Indagini per risalire alle cause del decesso

Da circa due anni, Vincenzo di Santi, il dentista di Atena Lucana deceduto tra le montagne di Monte San Giacomo, aveva sposato la passione dell’arrampicata. Un modo nuovo per vivere le “sue” montagne. Per il 51enne professionista di Atena Lucana vivere la Natura era più di una passione. Era una filosofia di vita. Farlo camminando, arrampicandosi o pigiando il piede sull’acceleratore della sua jeep in piste montane. Una passione da decenni che condivideva con gli amici di sempre. Ma spesso anche da solo. E anche venerdì mattina ha deciso di affrontare la montagna in solitudine. Ha detto ai suoi cari che si sarebbe dirottato verso il Pollino, poi senza avvertire nessuno ha cambiato rotta e si è diretto a Monte San Giacomo. Quando i parenti hanno presentato denuncia di scomparsa, ovvero venerdì sera, i carabinieri hanno subito individuato il passaggio della sua jeep lungo la Salerno-Reggio Calabria, dalle parti dello svincolo di Buonabitacolo. Per questo motivo le prime ricerche, anche con l’intervento dell’elicottero della Forestale, sono state effettuate sul Pollino. Ricerche vane. Nel passaparola tra uomini di montagna del Vallo di Diano, una persona ha indicato, sabato mattina, la presenza della jeep nera a Monte San Giacomo in località Vallina. “E’ lì”. L’elicottero ha quindi cambiato rotta e dopo un po’, intorno alle 11 di sabato mattina, è stato individuato il corpo ai piedi di una parete rocciosa tra rovi e faggi. Privo di vita. La task force dei soccorritori, al di là della tragedia, purtroppo inevitabile a 24 ore dalla scomparsa ha lavorato di comune accordo. I carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, con la presenza sul posto del tenente Gaetano Ragano (guida dell’Aliquota Radiomobile) e poi dei marescialli Francesco Argento (Nucleo operativo) e Antonio Sirsi (stazione Sassano) sono giusti sul posto in poco tempo. Così come i vigili del fuoco del Distaccamento di Sala Consilina con il caposquadra Eugenio Siena a coadiuvare l’azione di ricerca e trasporto dello sfortunato dentista. Non solo: anche la polizia locale e la Forestale con una pattuglia a terra, oltre all’elicottero, hanno dato vita alle ricerche del corpo. Fondamentale in questo senso l’intervento degli uomini e delle donne del Soccorso Alpino Campania. Sono stati loro ad aiutare i vigili del fuoco nel trasportare il cadavere nella zona dei mezzi intorno alle 15.15. Nella base operativa delle ricerche – a circa 400 metri dal luogo dell’incidente a 1.200 metri d’altezza – oltre ai parenti e alla compagna del dentista anche il sindaco di Monte San Giacomo, Raffaele Accetta, e quello di Atena Lucana, Pasquale Iuzzolino. Non solo; pure il vice sindaco Sergio Annunziata e il sindaco di Polla, Rocco Giuliano, per ore hanno atteso l’arrivo del cadavere. Questi ultimi due per questione d’affetto, il primo perché grande amico di Vincenzo di Santi (“se ne va un fratello, una grande persona. La montagna era la sua vita”), e il secondo in quanto zio della vittima. Presenti anche alcuni volontari della Protezione civile. Per trasportare il cadavere nella zona base non poche sono state le difficoltà considerato il terreno impervio per raggiungere il corpo e tutte le difficoltà dovute ai rilievi e al trasporto.

A causare il decesso è stata la caduta dal costone roccioso, anche se occorrerà capire se sia dovuta a un malore o a un mancato appiglio. Sul corpo dell’uomo sono state trovate diverse fratture agli arti e al corpo. Ma per capire meglio il tutto è stato disposto l’esame esterno del cadavere ora sotto sequestro all’ospedale di Polla. E per ricostruire le ultime ore di vita del dentista sono state ascoltate anche alcune persone a lui care. Quindi ancora non è stata decisa la data del funerale. Resta, per ora e per il futuro, il grande dolore per la perdita del dentista amante della Natura.

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