Le ferrovie turistiche: un’opportunità per la riapertura della Sicignano-Lagonegro

Un disegno di legge ad hoc per la tratta ferrata in disuso della Sicignano- Lagonegro. E’il pensiero di tanti cittadini del Vallo di Diano venuti a conoscenza del disegno di legge che la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità nei giorni scorsi e che prevede l’istituzione in Italia delle ferrovie turistiche. L’obiettivo è recuperare per uso turistico le linee in disuso che attraversano aree di particolare pregio naturalistico o archeologico, creando itinerari diversi da quelli più frequentati. Sono 18 le tratte individuate, per un totale di 1.300 chilometri. Ma altre se ne potranno aggiungere nei prossimi mesi. Potranno essere classificate “ad uso turistico” esclusivamente le tratte ferroviarie dismesse e sospese a condizione che sia assicurato il finanziamento dei relativi oneri nell’ambito del contratto di programma tra Rete ferroviaria italiana e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ovvero, nell’ambito delle risorse destinate da ciascuna regione agli investimenti. E quindi perché non  proporre anche il ripristino della ferrovia Sicignano Lagonegro, dismessa ormai da 30 anni con il totale isolamento del nostro territorio e nonostante l’impegno e le battaglie portate avanti dal Comitato Sicignano Lagonegro. Un’idea che arriva da Roma, ma da un valdianese: il giornalista Angelo Raffaele Marmo originario di Casalnuovo che ha proposto per primo la candidatura della tratta ferroviaria Sicignano Lagonegro. L’appello naturalmente va ai parlamentari del territorio salernitano, ora che la proposta di legge è approdata al Senato, affinché con il l’inserimento della Sicignano Lagonegro tra le ferrovie da riaprire venga ridato al territorio un servizio essenziale per la mobilità promuovendo allo stesso tempo le bellezze paesaggistiche e culturali di cui il Vallo di Diano e la Provincia di Salerno sono ricche.   Intanto proprio nell’ottica delle ferrovie turistiche il Comitato Sicignano Lagonegro solleva nuovamente la necessità riaprire al traffico ferroviario la stazione di Sicignano.”Si potranno anche organizzare, periodicamente, dei treni turistici ma la sua riapertura ha uno scopo molto più importante, spiegano dal Comitato, collegare il Vallo di Diano, il Lagonegrese, la Val d’Agri e la Valle del Melandro all’Alta Velocità”.

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Una risposta

  1. rocco panetta ha detto:

    Per completezza e correttezza dell’informazione il Comitato da me presieduto, come si evince dal comunicato stampa, NON ha mai chiesto la riapertura della stazione di Sicignano per il semplice motivo che NON è MAI stata CHIUSA, essendo funzionante, ininterrottamente dal 1993, sulla linea Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto. Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ed il Comune di Sicignano degli Alburni, hanno chiesto la fermata a Sicignano del Treno ad Alta Velocità che, dallo scorso 11 Dicembre 2016, collega ,ogni giorno, Taranto-Potenza-Salerno-Roma-Milano e viceversa. In quest’ottica si è chiesta la riapertura al traffico ferroviario del primo tratto,25 km, da Sicignano a Polla, con un servizio ” a spola”, ovvero un solo treno che viaggia ,contemporaneamente, avanti ed indietro(a spola) su questo tratto, senza fermate intermedie, con orari in coincidenza, ogni giorno, con l’arrivo e partenza, a Sicignano, dei Treni ad Alta Velocità e dei Treni Regionali in circolazione sulla tratta Potenza-Salerno, terminal dell’Alta Velocità Torino-Salerno. Altro che i treni turistici che circolano una o due volte al mese!

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