Carenza di medici al “Luigi Curto” di Polla. Il comitato Curo chiede interventi ad Asl e Regione: “Rischio collasso sanitario”

Il comitato Curo di Polla ha scritto al al direttore generale dell’Asl, Giordano, e al presidente della Regione Campania  De Luca. “Preso atto delle serie difficoltà in cui il ‘Luigi Curto’ denunciamo la carenza​ dei medici nei reparti cruciali come pronto soccorso e cardiologia”. La missiva rivolge alle autorità competenti l’ennesimo appello di aiuto da parte di un territorio “paziente e martoriato”. I toni adottati sono pacati perché fiduciosi sul buon senso dei destinatari ma “se tale appello dovesse essere eluso, le conseguenze che ne scaturiranno saranno ben più gravi perché pronti a difendere i nostri diritti fino alla fine”.

 

“Si ravvisa a tutt’oggi nell’ospedale di Polla una grave carenza di personale sanitario nei reparti di Pronto soccorso, Pediatria e Cardiologia-Unità Coronarica, nonostante l’Atto aziendale preveda per il presidio ospedaliero un II livello nella rete di emergenza
con 228 posti letto e identificato quale spoke nella rete dell’ictus cerebrale e spoke per l’emergenza cardiologica, nonché PST nel Trauma e spoke I emergenza pediatrica. I nuovi medici, che sarebbero dovuti essere trasferiti nel nosocomio di Polla, non sono ancora arrivati, arrecando un notevole disagio ai malati già in terapia e a tutti gli utenti del nostro comprensorio. Sottolineiamo l’importanza dell’ Ospedale L. Curto sull’intero territorio a sud di Salerno sia a tutela del diritto alla salute dell’estesa aria interna sia come ospedale di frontiera con la Regione Basilicata nonché per la sua posizione strategica sull’A3 Salerno-Reggio Calabria. Le ricordiamo, inoltre, che, in occasione della presentazione a Salerno del 18 marzo 2016 della petizione popolare da parte dello scrivente comitato “CURO” con a raccolta di 10.000 firme, al cospetto del Presidente della Giunta Regionale, Vincenzo De Luca, avemmo ampie rassicurazioni sul potenziamento del presidio ospedaliero in oggetto, tramite l’innesto di professionalità nelle discipline cardio-vascolarie chirurgiche. Attualmente, invece,  i pazienti devono trasferirsi in altri ospedali della medesima ASL o della Regione Basilicata con un forte aggravio dei costi e con palese disagio dei familiari; per tale ragione, chiediamo a Lei: Cosa è accaduto?Perché non è stato realizzato quanto previsto dall’atto aziendale? Se ci sono ritardi nell’applicazione dell’atto medesimo? Se sono state adottate variazioni o modifiche alla programmazione effettuata? Se ci sono responsabilità individuali da denunciare? Si chiede, inoltre, perché anche nel caso della selezione interna per direttore sanitario di distretto, il territorio dell’ex ASL57, anche presentando un numero di utenti superiore al distretto n.69, non debba avere due figure distinte: una per direttore sanitario di distretto e un’altra per il medesimo ruolo relativamente al presidio ospedaliero. Noi non ci fermeremo, perché sappiamo che difendere il diritto alla salute dei nostri concittadini e tutelare i lavoratori dell’ospedale, che con dedizione operano tra mille difficoltà, sono un dovere etico e imprescindibile del nostro Comitato.
Attendiamo un Suo tempestivo e risolutivo intervento e confidiamo nella Sua disponibilità ad ascoltare il territorio e le legittime istanze”.

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