Novità dal processo sul petrolio a Potenza. Questa mattina, infatti, i pm di Potenza, Francesco Basentini e Laura Triassi, durante l’udienza preliminare hanno chiesto il rinvio a giudizio per le 58 persone e anche per dieci società coinvolte nell’inchiesta. Si ricorderà che sono 4 i valdianesi coinvolti e c’è anche una società di Polla a far parte dell’inchiesta.
La prossima udienza si svolgerà il 28 febbraio. Nell’udienza – come riporta l’Ansa – il pm Triassi ha riassunto la parte dell’inchiesta che riguarda il trattamento dei rifiuti nel Centro Olio di Viggiano dell’Eni, mentre Basentini ha esposto il filone sui lavori di realizzazione del Centro olio della Total a Corleto Perticara. I due filoni sono stati riuniti in quanto esistevano “obiettivi e interessi comuni”.
Il 31 marzo 2016 l’inchiesta portò infatti a sei ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, a una sessantina di indagati, e alle dimissioni dell’ex ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi per le telefonate con l’ex compagno, Gianluca Gemelli. Anche se la Guidi non è mai stata indagata. Un terzo filone, quello relativo al progetto di stoccaggio del greggio lucano in Sicilia, è stato poi trasferito a Roma ed è stata disposta l’archiviazione per gli indagati.
Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti i magistrati hanno rilevato il presunto “scambio” di etichettatura dei rifiuti che venivano “trasformati” da pericolosi a semplici con conseguente sgravio economico e di spese per le aziende interessate e anche con il possibile inquinamento per uno smaltimento non adeguato. Anche in questo filone sono stati indagati alcuni valdianesi per reati contro l’ambiente, rappresentanti di una ditta di Polla che lavora da tempo nello smaltimento dei rifiuti petroliferi e già al centro delle indagini di metà dicembre dello scorso anno.
