L’ecomostro di Petina non esiste più: oggi si è chiuso il cantiere per i lavori di abbattimento

“Oggi con la chiusura del cantiere in località Aresta si  è messa la parola fine alla battaglia condotta dal Codacons che ha portato all’ abbattimento dell’ ecomostro costruito dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Grande soddisfazione soprattutto per la sinergia tra associazione ambientalista e il presidente  del Parco, Tommaso Pellegrino, che hanno lavorato insieme per liberare gli Alburni dall’ ecomostro costruito del 2001”. E’ quanto dichiarato dall’ avvocato del Codacons Maria Cristina Rizzo, dopo la chiusura del cantiere on località Aresta che ha messo la parola “fine” alla struttura denominata “Ecomostro di Petina”.

L’inizio dell’abbattimento è avvenuto lo scorso 22 marzo con il Presidente del Parco, Pellegrino, che espresse la sua soddisfazione per l’inizio dei lavori che avrebbero “liberato” il territorio di Petina da una struttura inutilizzata e in stato di degrado nel cuore del Parco. “Dopo 15 anni tornano gli abbattimenti realizzati dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”.  Così il Presidente del Parco Nazionale del Cilento VAllo di Diano ed Alburni , Tommaso Pellegrino aveva annunciato l’abbattimento  dell’ Ecomostro di Petina in località Aresta.  “Un impegno mantenuto” aveva sottolineato  Tommaso Pellegrino,  nella direzione della tutela del nostro meraviglioso Paesaggio, attraverso una riqualificazione ambientale, restituendo spazi al  Territorio, che troppo spesso li ha visti indiscriminatamente occupati”, ha concluso il Presidente Pellegrino. “Ora puntiamo alla riqualificazione dell’Osservatorio”.  “Un’abbattimento, aveva invece sottolineato criticamente il Codacons Campania, il cui costo si aggira intorno ai 30mila euro. Cifra che sarà sostenuta dal Parco” e che l’ente,  “avrebbe potuto investire in ben altro”.

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