Montesano, dalla CGIL dati shock sugli infortuni sul lavoro nel Vallo. I familiari di Giovanna Curcio: “Dimenticati”

Lavoro nero e sicurezza sul lavoro sono temi incompatibili con il Vallo di Diano? Omertà e paura di ripercussioni, ricatti e prevaricazioni cancellano i diritti dei lavoratori valdianesi? Sembra proprio di sì, visto che sono voluti 11 anni per vedere nel Vallo di Diano una manifestazione in ricordo di Annamaria Mercadante e Giovanna Curcio, le due operaie rimaste uccise nel rogo dell’Opificio Bimaltex a Montesano sulla Marcellana il 5 luglio del 2006 (GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO CON LE INTERVISTE SHOCK, TRA LE ALTRE, AI GENITORI DI GIOVANNA CURCIO E AL SEGRETARIO CGIL ARTURO SESSA).

 

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Con l’eccezione del comune di Pertosa, che ogni anno torna su queste problematiche grazie al Premio Impresa Etica, dedicato a Giovanna e Annamaria, per il resto questi temi restano tabù nel Vallo di Diano. E non è un caso se la Cgil di Salerno con il patrocinio del Comune di Montesano sulla Marcellana ha voluto ricordare proprio le due sfortunate operaie valdianesi nella Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro: secondo i preoccupanti dati ufficializzati dal Segretario Generale Arturo Sessa proprio il Vallo di Diano è la realtà territoriale campana in generale e salernitana in particolare dove si rileva il maggior incremento degli infortuni sul lavoro in valore assoluto. Ne sanno qualcosa i familiari di Giovanna e Annamaria, che proprio oggi hanno lanciato un doppio, fortissimo atto d’accusa, spiegando come Giovanna e Annamaria sono state dimenticate da tutti e allo stesso tempo non hanno avuto giustizia. La manifestazione odierna ha avuto inizio con la deposizione di una corona commemorativa in memoria delle due lavoratrici, sul luogo di lavoro dove hanno perso la vita. Poi, nell’aula consiliare del Comune di Montesano, la giornata in ricordo di Giovanna e Annamaria è proseguita con un convegno.

 

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