Atena Lucana, falco gheppio ferito trovato da un cittadino e salvato dalle Guardie della Natura

Nel primo pomeriggio di domenica scorsa ad Atena Lucana, in località Taverne, un falco gheppio maschio ferito è stato ritrovato da un cittadino del posto. Il rapace probabilmente aveva impattato con qualcosa, e non riusciva a riprendere il volo.

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Il cittadino atenese ha contattato il referente delle Guardie della Natura di Atena Lucana, Daniele Ciro Planzo, affidandogli il gheppio ferito. Il giovane falco è stato così accudito dalle Guardie della Natura fino a quando non è stato possibile prendere contatti con il dott. Franco D’Orilia, veterinario dell’ASL di Salerno, a cui il piccolo rapace è stato affidato.

FALCO GHEPPIO FERITO ATENA LUCANA (2)

Sarà ora l’ASL veterinaria di Salerno a prestare tutte le cure necessarie al gheppio ferito, permettendogli presto di ritornare ad Atena Lucana e di spiccare nuovamente il volo. Il falco gheppio fa parte della fauna presente sulle colline di Atena Lucana ed in particolare nell’area attraversata dal “Sentiero dei Saraceni”.

FALCO GHEPPIO FERITO ATENA LUCANA (1)

Ancora un esempio delle ricchezze naturalistiche del Vallo di Diano e della varietà della fauna presente. La presenza delle successioni vegetazionali tipiche dell’Appennino Meridionale rende il territorio valdianese uno dei più ricchi del meridione d’Italia dal punto di vista faunistico grazie anche alla presenza delle aree protette dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. In particolare tra l’avifauna l’aquila reale è tornata a nidificare nel Vallo di Diano e oggi staziona sulla vetta del Monte Cervati. Tra i rapaci diurni si ricordano il nibbio reale, lo sparviere e il falco gheppio; tra i notturni il gufo reale, il barbagianni e la civetta. Durante le passeggiate tra le faggete si ascolta il verso del picchio nero e, più in basso il picchio verde e il picchio rosso minore. Presenti anche pochi esemplari di coturnice e di gracchio corallino, mentre più consistenti sono le popolazioni di corvo imperiale. Diverse specie migratrici stazionano nel Vallo sia in autunno che in primavera, provenendo dal centro e nord-Europa: come gli aironi bianco e rosso, l’albanella minore, la beccaccia, il falco pescatore, la gru, il germano reale. Per non parlare della cicogna bianca, diventata un po’ il simbolo ambientale del Vallo di Diano, e che dal 1996 nidifica su un traliccio dell’Enel in località Termini, nel comune di Sala Consilina.

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