Teggiano, è guerra totale: la Maggioranza approva il Bilancio, la Minoranza ricorre alla Corte dei Conti

Per la maggioranza è tutto regolare, per la minoranza c’è un disavanzo di oltre 400mila euro. Sul bilancio è guerra totale tra l’amministrazione comunale di Teggiano, guidata dal sindaco Michele Di Candia, e la minoranza guidata dall’ex sindaco Rocco Cimino, e l’ultima parola sarà probabilmente pronunciata dai Giudici della Corte dei Conti (GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO CON LE IMMAGINI DEL CONSIGLIO E LE INTERVISTE A MICHELE DI CANDIA E ROCCO CIMINO).

 

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Asprissimo e senza esclusione di colpi il confronto nel corso del Consiglio Comunale Monotematico svoltosi mercoledì mattina, e che si è concluso con l’approvazione all’unanimità del Bilancio Consuntivo 2016 da parte della maggioranza, con il voto contrario dei 4 rappresentanti dell’opposizione. Nel corso del pubblico consesso si è avuta la conferma dei rapporti tesissimi tra maggioranza e minoranza, e non sono mancati scambi reciproci di accuse. Sotto i riflettori, in particolare, i lavori previsti al Cimitero di Teggiano per l’abbattimento delle barriere architettoniche: dopo un documento presentato dalla minoranza, relativo alla richiesta di aggiustamenti da apporre al Bilancio, su proposta dell’Assessore Cono Morello i 250mila euro destinati ai lavori sono stati spostati dalla voce del Fondo Vincolato a quella di Avanzo di Bilancio.

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Un aggiustamento tecnico che però ha scatenato aspre polemiche tra i due schieramenti: per la maggioranza si tratta di un danno per la comunità che vedrà ulteriormente ritardato l’inizio dei lavori al Cimitero, per la minoranza si è evitato un grave errore che avrebbe potuto causare gravi conseguenze e multe a danno del Comune di Teggiano. Alla fine l’ultimo colpo di scena nelle dichiarazioni di voto, con la minoranza che invita a rinviare l’approvazione del Bilancio e a rifare i conti, evidenziando nuovi presunti errori e un presunto disavanzo di oltre 400mila euro. E con la maggioranza che invece conferma la correttezza del Bilancio e lo approva all’unanimità. Ma fuori dall’aula consiliare la guerra totale tra maggioranza e opposizione è destinata a continuare: tra querele, Giudici e carta bollata.

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