Vicenda SOGET a Polla, il Codacons: “Una storia emblematica, qualora i cittadini volessero essere informati”

Sulla vicenda SOGET a Polla e in tema riscossione tributi, riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Codacons Vallo di Diano, a firma del Responsabile Roberto De Luca.

codacons de luca

RISCOSSIONE TRIBUTI A POLLA: UNA STORIA EMBLEMATICA, QUALORA I CITTADINI VOLESSERO ESSERE INFORMATI

“Non fossimo stati chiamati in causa da alcuni cittadini di Polla per esprimere le nostre perplessità sulla riscossione dei canoni idrici e sulla questione degli accertamenti effettuati dalla ditta incaricata dal Comune alla sola riscossione dei tributi, forse non saremmo intervenuti pubblicamente in questa ennesima intricata questione.

Ripercorriamo allora le tappe di questa vicenda in modo alquanto sintetico, anche per fornire a noi stessi un quadro più completo di quanto è accaduto in questi ultimi mesi.

Nel marzo del 2016 il Comune di Polla affidava in concessione alla “SO.G.E.T. SpA” (di seguito Soget) di Pescara il servizio di riscossione delle entrate del comune di Polla; tale affidamento si concretizzava a seguito di un complesso iter burocratico, grazie anche al contributo di una Commissione in cui l’ing. Cono Gallo, dell’area Area Tecnica del Comune di Atena Lucana, responsabile dell’Ufficio Centrale di Committenza dei Comuni di Atena Lucana, Polla e Auletta (APA), fungeva da Segretario verbalizzante. L’oggetto del contratto veniva espressamente definito dalla Commissione: affidamento in concessione del servizio di gestione delle entrate comunali a decorrere dal 01/07/2016 e fino al 31/12/2019.

In seguito alla notizia di stampa del maggio 2017 che la Procura di Salerno aveva aperto un’indagine sulla Soget e a causa di un certo malcontento locale, venuto alla luce anche grazie alle denunce sulla stampa dell’attivista Giovanni De Lauso, lo stesso chiedeva al Sindaco di Polla la sospensione della riscossione della TARSU per gli anni 2011-2015. È da dire che già nel settembre 2016 l’Autorità Nazionale Anticorruzione aveva effettuato un’attività istruttoria (Fascicolo n. 3527/2015-F7) su tale ditta, a seguito di altre denunce presentate in altri Comuni italiani, tra i quali Eboli. Il quadro che esce fuori da tale attività istruttoria non è affatto idilliaco.

Sempre su iniziativa dell’attivista De Lauso, il prof. Pino Buonadonna, docente di Diritto Tributario presso l’Università degli Studi di Salerno, veniva chiamato a discutere, in un incontro pubblico tenutosi a Polla il 15 giugno 2017, alla presenza del sindaco di Polla Rocco Giuliano, e dell’ing. Cono Gallo, della differenza tra “delega di funzione” e “affidamento di servizio”. Il docente così si esprimeva in merito alla vicenda in un’intervista rilasciata a una testata locale: “L’atto di accertamento emesso dalla Soget esiste se ricorrono due condizioni: l’esistenza del documento e la provenienza dal soggetto che ha il potere di adottarlo. Ebbene, nella convenzione con il Comune, alla Soget è affidato il servizio di riscossione e non quello di accertamento. Dunque gli atti emessi sono invalidi e inefficaci e vanno impugnati entro 60 giorni davanti al giudice tributario o, alla scadenza di questo termine, davanti al giudice ordinario. La Soget esercita un potere che il Comune non le ha mai delegato, ma quest’ultimo non può annullare gli atti emessi dalla società, che è l’unica ad averne il potere“.

Lo stesso attivista De Lauso, il giorno 22 luglio 2017, teneva a Polla un gazebo informativo sui tributi e invitava il sindaco Rocco Giuliano a prendere una posizione chiara nei confronti della Soget, viste le indicazioni date dal docente di Diritto Tributario Buonadonna. Intanto, proprio mentre il dibattito sul tema tributi si infuocava, il 28 luglio 2017 (pochi giorni fa) il sindaco Giuliano è stato costretto a una difesa d’ufficio della ditta Soget sulla questione della riscossione dei canoni idrici 2012-2015. Secondo il Sindaco le circa trenta notifiche impugnate dai cittadini sulle 1200 inoltrate dalla ditta Soget costituisce una percentuale esigua di reclami. Un commento giornalistico a margine fa comprendere, tuttavia, come anche questa nuovo fronte non sia poi così marginale.

Pertanto, alla vicenda TARSU 2011-2015 si aggiunge, da ultimo, la vicenda canoni idrici 2012-2015, che ha suscitato altre proteste. La sola illustrazione della questione in questi termini dovrebbe essere destabilizzante per un’amministrazione pubblica. Se non lo è, o non lo sarà, forse la colpa è anche di noi cittadini che – in ogni caso – non dovremo mai rinunciare a lottare per i nostri diritti e a confidare nel buon esito delle azioni intraprese dagli organismi di controllo. Noi asuspichiamo che tali azioni siano tempestive, prima che alle questioni elencate finora se ne aggiungano altre”.

Il Responsabile della Sede, prof. Roberto De Luca

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