Via libera al trasferimento ad Anas di oltre 3.500 km di rete nazionale e regionale: le novità nel Vallo di Diano e nel Cilento

La Conferenza Unificata ha sancito l’intesa sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Toscana e Umbria. Il decreto, nell’ottica di ridurre ulteriormente la pluralità di gestori e migliorare l’esercizio dell’intera rete, riguarda il trasferimento ad Anas di 3.523 Km di strade dalle suddette regioni.

Nel dettaglio, nel Vallo di Diano passa sotto la competenza dell’Anas la “Dorsale Aulettese”: dall’ innesto con la S.S. n. 19 a Polla a innesto con la S.S. n. 94 presso Ponte S. Cono. Da quest’ultimo tratto, da cui inizia il Varco di Pietrastretta, la competenza passa ad Anas dall’innesto con la S.S. n. 19 ter allo svincolo di Buccino con il Raccordo Autostradale Sicignano-Potenza. Invece nel territorio Cilentano , cambio di competenza dallo svincolo Cicerale all’inizio del viadotto Alento, Dalla fine del viadotto Alento a Policastro

“Una buona notizia – ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – per valorizzare il patrimonio stradale esistente, secondo direttrici nazionali e regionali, sottoponendolo a una cura di manutenzione. Il riferimento ad un soggetto unico per 3.500 km di strade consentirà di ottimizzare la gestione e uniformare la qualità dei servizi per i cittadini che percorrono queste arterie”.

“Con il via libera della Conferenza Unificata – ha affermato il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – l’Anas si avvia a recuperare oltre 3.500 km di strade, portando a 30 mila km la rete gestita. L’obiettivo principale è quello di garantire la continuità territoriale degli itinerari di valenza nazionale che attraversano le varie regioni, come ad esempio le consolari, evitando la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti. Il cliente non si troverà più a dover fronteggiare interlocutori differenti, ognuno con un ventaglio di procedure diverse, e sarà possibile una più razionale gestione della rete, incrementando l’efficienza della manutenzione e dell’esercizio delle infrastrutture. Infatti, Anas sarà in grado di attuare interventi più omogenei in tutto il Paese, con evidenti vantaggi per la viabilità sia in termini di standard di sicurezza sia di accessibilità alle aree interne”.

Il perfezionamento del passaggio ad Anas degli oltre 3.500 km prevede l’acquisizione del parere delle competenti Commissioni Parlamentari sullo schema di decreto e la firma del Presidente del Consiglio dei Ministri.

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