Teggiano, un volume sul Lapidario: Ambrogi racconta la Città d’Arte attraverso le Memorie della sua Pietra

Un volume per raccontare le Memorie di Pietra di Teggiano: in particolare del Museo Lapidario inaugurato circa un anno fa dalla Diocesi di Teggiano Policastro, ma in generale della Città d’Arte del Vallo di Diano.

È la nuova pubblicazione opera dell’Architetto Marco Ambrogi, direttore del Museo Diocesano di Teggiano, fortemente voluta dal Vescovo Monsignor Antonio De Luca nell’ambito della collana i “Quaderni del Museo Diocesano”.

copertina catalogo PREMONTAGGIO.00_00_23_19.Immagine043

PREMONTAGGIO.00_00_19_34.Immagine044

E poiché come afferma il parroco della Cattedrale di Teggiano don Giuseppe Puppo “a Teggiano la Pietra parla e canta”, l’opera di Ambrogi, che si avvale delle belle fotografie di Martina Casella, non può essere classificata come un semplice catalogo, ma alla schedatura scientifica delle opere unisce una visione più ampia, finalizzata a raccontare l’importanza della Pietra di Teggiano e delle sue cave, sotto il profilo storico e geologico. Insomma la città d’arte raccontata attraverso l’utilizzo artistico della sua meravigliosa pietra.

CATALOGO LAPIDARIO TEGGIANO MARCO AMBROGI MEMORIE DI PIETRA MARCO AMBROGI

 

IL CATALOGO SCIENTIFICO DEL LAPIDARIO DIANENSE

Dopo un anno dall’apertura del Museo Lapidario Dianense, la raccolta d’arte teggianese si arricchisce di un inedito catalogo scientifico che ne racconta le vicende storiche ed artistiche. Il volume, opera dell’architetto Marco Ambrogi, è pubblicato all’interno della collana i “Quaderni del Museo Diocesano” ed è stato finanziato dalla diocesi di Teggiano-Policastro, guidata dal vescovo, monsignor Antonio De Luca, sempre attento alla diffusione ed alla conoscenza culturale del patrimonio storico-artistico diocesano.

Le presentazioni al volume sono state scritte dal vescovo De Luca, da don Fernando Barra, Direttore dell’Ufficio Beni Culturali diocesano e da don Giuseppe Puppo, parroco della cattedrale, mentre l’opera di corredo fotografico del catalogo, dal titolo “Memorie di pietra, Il Lapidario dianense del Museo Diocesano di Teggiano”, è stata organizzata e prodotta dalla fotografa Martina Casella, in collaborazione con lo staff del Museo Diocesano.

Il volume è l’ottava produzione a stampa dell’istituzione culturale teggianese e propone il racconto della raccolta lapidaria, attraverso le schede di catalogo delle opere esposte, oltre ad una sezione dedicata alle vicende cronologiche ed artistiche del complesso architettonico di San Michele Arcangelo di Teggiano. Alcuni capitoli di corredo, ampliano la percezione ed il significato del museo stesso, andando a ricomprendere la conoscenza della Pietra di Teggiano e delle sue cave, sotto il profilo storico e geologico e la riscoperta del cosiddetto “Quarto di Sant’Angelo”, ossia l’ambito urbano nel quale si colloca il Lapidario Dianense.

Dalla lettura del volume emerge la complessa e stratificata esperienza storica ed artistica di Tegianum-Diano-Teggiano, grazie alla persistente presenza, nel corso dei secoli, della tenace e lavorabile pietra locale, un calcare che ne ha permesso la costruzione della città, delle sue architetture e degli ornamenti che l’hanno arricchita.

Le opere esposte nel museo vengono esaminate singolarmente con una schedatura scientifica e con accostamenti iconografici ad esemplari sparsi in altre parti d’Italia, anche grazie alla redazione di un apparato fotografico scelto ed essenziale.

I capitoli introduttivi, preliminari alla lettura delle schede di catalogo, valgono ad una maggiore comprensione del complesso architettonico di San Michele Arcangelo, che racchiudeva un tempo ben cinque luoghi di culto, tra cui la cripta di Santa Venera e la cappella di Sant’Eligio, all’interno della quale trova spazio il museo lapidario.

Una nuova opera, quindi, capace di raccontare l’essenza ed il significato di questo nuovo museo di Teggiano, che ad un anno dalla sua apertura ha già raccolto interesse ed apprezzamento nel mondo accademico e culturale, con la visita di numerose personalità della cultura e della storia dell’arte italiana ed internazionale.

Ben presto a questo catalogo a stampa si aggiungerà una nuova opera, per la descrizione e la storia della cappella Francone al Museo Diocesano, in fase di ultimazione del suo restauro, nonché al portale ed al portone di ingresso alla collezione d’arte sacra diocesana, commissionati nel 1477 da Ambrogio Malavolta di Siena.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *