Nella cattedrale di Teggiano, il parroco di Sant’Arsenio, don Antonio Breglia ha giurato come Canonico del Capitolo Cattedrale

don antonio 3 don antonio 2

Con una cerimonia molto raccolta, il parroco di Sant’Arsenio, don Antonio Breglia, che quest’anno festeggia i 50 anni di sacerdozio, ha giurato come canonico del capitolo cattedrale, prendendo possesso  dello stallo canonicale nella chiesa cattedrale di Santa Maria Maggiore a Teggiano alla presenza del decano parroco don Giuseppe Puppo.

don antonio 6

don antonio 5

 

 

 

 

 

 

 

 

La testimonianza della cerimonia intima è fornita, con profonda stima ed emozione,  dall’architetto Marco Ambrogi, responsabile del Museo Diocesano di Teggiano e curatore del catalogo scientifico “Imago Mariae”, attraverso la pubblicazione su facebook di alcune foto del giuramento prestato da don Antonio Breglia.

Secondo quanto riportato dal dal Codice di Diritto Canonico “Il capitolo dei canonici, sia cattedrale sia collegiale, è il collegio di sacerdoti al quale spetta assolvere alle funzioni liturgiche più solenni nella chiesa cattedrale o collegiale. Spetta inoltre al capitolo cattedrale adempiere i compiti che gli vengono affidati dal diritto o dal Vescovo diocesano. Ogni capitolo, sia cattedrale sia collegiale, ha propri statuti, costituiti mediante un legittimo atto capitolare e approvati dal Vescovo diocesano. Tali statuti non vengano modificati o abrogati se non con l’approvazione dello stesso Vescovo diocesano.  Gli statuti del capitolo, salve sempre le leggi di fondazione, determinino la stessa costituzione del capitolo e il numero dei canonici; definiscano i compiti del capitolo e dei singoli canonici in ordine alla celebrazione del culto divino e all’esercizio del ministero, regolino le riunioni in cui vengono trattate le questioni riguardanti il capitolo e, salve le disposizioni del diritto universale, determinino le condizioni richieste per la validità e la liceità degli atti”. Una nomina, come si legge ancora sul Codice di Diritto Canonico che viene conferita ai sacerdoti che si distinguono nel loro operato : “il Vescovo diocesano conferisca i canonicati solo a sacerdoti che si distinguono per dottrina e integrità di vita e che abbiano esercitato lodevolmente il ministero”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *