Malore in autostrada, è un Vigile del Fuoco del Distaccamento di Sala Consilina l’altro angelo della piccola Lidia

È un Vigile del Fuoco del Distaccamento di Sala Consilina il secondo angelo intervenuto sull’autostrada A2 del Mediterraneo in soccorso della signora Luisa in seguito al malore della figlia Lidia . La piccola, una bambina di soli 9 anni, giovedì scorso aveva avuto una grave crisi respiratoria sulla A2. Erano seguiti momenti angoscianti, con la signora Luisa che, fermata l’autovettura sulla corsia di emergenza dell’autostrada, aveva adagiato la bambina sull’asfalto cercando disperatamente di rianimarla. Nella situazione drammatica, che rischiava di trasformarsi in tragedia, si era rivelato fondamentale l’apporto di quelli che la signora Luisa definisce “i suoi Angeli”: due uomini che, vista la donna in gravissime difficoltà, si erano a loro volta fermati sulla corsia di emergenza con le rispettive autovetture e l’avevano supportata. Lidia è stata poi trasportata presso l’Ospedale di Polla da un’ambulanza del 118, dove grazie alle cure dei sanitari la piccola si è ripresa. Di qui l’appello della signora Lidia, lanciato sulla propria pagina social, ripreso da Medianews24.it e da Italia2TV per rintracciare i due Angeli che si erano rivelati fondamentali per la salvezza di Lidia.

SIGNORA LUISA E LIDIA ok

Missione compiuta: dopo Benedetto, residente a Barra e ritrovato grazie al tam tam dei social nelle scorse ore, la redazione di Italia 2 Tv ha rintracciato anche il secondo Angelo. Si tratta di Luigi Morello, responsabile del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina, che quel giovedì era fuori servizio ed ovviamente in borghese, in viaggio insieme con la moglie verso Salerno. Al km 73 della A2, subito dopo lo svincolo di Polla, Luigi ha visto la signora Luisa in difficoltà sulla corsia di emergenza ed ha immediatamente accostato la propria autovettura, dimostrando che spirito di servizio e professionalità, insieme a cuore e umanità, prescindono da orari di lavoro e turni.

LUIGI MORELLO OK ANGELO

“Quando mi sono fermato -conferma telefonicamente Luigi- la signora Luisa era piegata dietro alla sua autovettura con la bambina in braccio, nel tentativo di rianimarla. Era ovviamente disperata e presa dal panico per quanto stava accadendo alla piccola. Mi sono immediatamente qualificato come Vigile del Fuoco e per prima cosa ho verificato se la bambina respirava: la piccola non era cosciente ma il respiro c’era. Non rispondendo la bambina alle sollecitazioni, abbiamo tenuto alzate le sue gambette e cercato di farla stare più comoda possibile, senza spostarla”. Luigi racconta anche un particolare che denota la sua sensibilità: essendo la piccola sdraiata con la schiena sull’asfalto, ha prelevato dal portabagagli della sua autovettura il giaccone antifiamma dei Vigili del Fuoco, deponendolo sulla carreggiata e appoggiandoci sopra la bambina. Nel frattempo aveva già chiamato il numero di emergenza, chiedendo l’intervento dell’ambulanza, dando le coordinate per il soccorso e descrivendo lo stato della bambina. “In quegli attimi -racconta ancora Luigi- ho tentato di alleviare lo stato emotivo della mamma, che era comprensibilmente in preda a una fortissima agitazione ed in preda al panico”. Tanto che è Luigi stesso ad spiegare telefonicamente l’accaduto al marito della signora Luisa, in viaggio anche lui sulla stessa autostrada con un’altra autovettura, e giunto ormai a Sicignano. Sul posto sono poi sopraggiunte prima una pattuglia della Polstrada di Sala Consilina e poi i sanitari del 118, che hanno preso a bordo la piccola Lidia per condurla presso l’Ospedale Luigi Curto di Polla. Luigi è rimasto vicino alla signora Luisa in tutte quelle delicate fasi, accompagnandola anche fino allo svincolo di Petina dove la signora ha effettuato l’inversione di marcia seguendo l’ambulanza verso il nosocomio pollese. Poi ha ripreso il suo viaggio verso Salerno, ma il pensiero della bambina non ha dato tregua a lui e alla moglie. “Al ritorno -conferma Luigi- ci siamo fermati al Luigi Curto, ed abbiamo avuto la lieta notizia che la bambina si era ripresa”.

Luigi Morello non avrebbe mai raccontato questa storia. Ma è  stato contattato dalla redazione di Italia 2 TV alla ricerca dell’Angelo “vigile del fuoco”, come richiesto dalla signora Luisa, ed alla fine la verità è venuta fuori. “Non mi sento né un eroe né un angelo -conferma- ma sono convinto di aver fatto quello che ogni cittadino ed in particolare ogni Vigile del Fuoco avrebbe fatto in quella situazione. Avevo il dovere di mettere a disposizione di quella bambina e di quella mamma, in quello scenario, la formazione che l’amministrazione ci dà anche attraverso i corsi di primo soccorso sanitario. Era un contesto se non drammatico certamente preoccupante, nel quale non sono mancati momenti di sconforto”. Ma c’è anche un pizzico di rammarico maturato in quei 20-30 minuti nei quali Luigi è rimasto lì in autostrada, in attesa dell’ambulanza e dei sanitari. “Anche altre persone si sono fermate lì sul posto -racconta Luigi- ed io ho chiesto se tra loro ci fosse un medico o un infermiere, ma purtroppo non ce n’erano. Lo sconforto e il rammarico derivano dal fatto che ho sperato fino alla fine che tra le migliaia di auto di passaggio sull’autostrada, in un giorno di traffico intensissimo, ci fosse un medico o un infermiere che si fermasse per portare il suo contributo. Non è successo, e non posso non pensare che a bordo di tutte quelle auto che sono transitate non ci fosse qualche operatore del settore sanitario. Questa cosa mi ha lasciato grande amarezza, ovviamente compensata dal felice epilogo della vicenda per la piccola Lidia”. 

La redazione di Italia 2 Tv ha già messo in contatto, privatamente, la signora Luisa con Luigi Morello. 

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