Salvitelle, 47 adulti, giovani e bambini “atleti del Santo” alla corsa a piedi nudi di San Sebastiano 2017

Francesco Brancato al primo posto, seguito da Stefano Tortoriello e Luciano Manzella: è questo il podio dell’edizione 2017 della tradizionale corsa a piedi nudi che ogni anno si corre a Salvitelle, dal monte Serra San Giacomo alla chiesa di San Sebastiano.

 

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La particolarissima corsa podistica risale al periodo della dominazione francese, tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800. Serra San Giacomo nel 1791 fu campo di esercitazione dei fucilieri francesi da montagna. I pastori del posto, legati alla Monarchia, per beffarsi dei soldati francesi gareggiavano con loro: ma mentre i francesi, prima d’intraprendere la scalata, si stringavano bene gli scarponi, i pastori di Salvitelle compivano ascesa e discesa del monte a piedi scalzi, tra la intricata e spinosa vegetazione del monte.

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La tradizione è continuata nel tempo fino ai giorni nostri, coinvolgendo uomini, giovani e anche bambini. Quest’anno sono stati ben 47 i partecipanti alla corsa, con la devozione per San Sebastiano che resta più forte di ogni cosa, comprese le inevitabili ferite ai piedi nudi causate dal tracciato accidentato. Al momento dell’arrivo in chiesa gli “atleti del Santo”, come vengono definiti, baciano i piedi della statua di San Sebastiano. Poi disinfettano le ferite in una tinozza di vino, nel piazzale delle scuole cittadine, e partecipano agli incontri di greco romana, anch’essi diventati una tradizione irrinunciabile. Quest’anno a premiare gli atleti è stato il parroco don Angelomaria Adesso, che ha ringraziato il Comitato per la buona riuscita delle celebrazioni legate a San Sebastiano, ed i giovani che hanno partecipato, insieme ai fedeli per la generosità dimostrata.

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