Tagli alle spese “sociali” per cofinanziare il festival del Folclore a Polla. “Tolti” 4 mila euro a fondi libri e funerali

Farà discutere la scelta del Comune di Polla su quali voci attingere per recuperare i fondi per il cofinanziamento del festival del folclore che si è chiuso pochi giorni fa nel centro storico del paese.

Per comprendere occorre precisare che i Comuni che partecipano e che poi ottengono i finanziamenti regionali per la realizzazione di eventi estivi (i cosiddetti Poc) devono garantire una parte di spesa. Una minima parte rispetto alla mole di fondi che arrivano dall’assessorato al turismo regionale. Nel caso di Polla, ad esempio, a fronte dei 60mila arrivati dalla Regione, l’ente guidato da Rocco Giuliano ha garantito ottomila euro dal bilancio comunale. Altri paesi hanno proposto cifre diverse, anche superiori. E per rientrare, spesso, chiedono il pagamento di un biglietto di ingresso all’evento clou (i casi di Negro festival a Pertosa e Gazzè a Padula) o anche sponsor privati. A Polla, invece, la metà del cofinanziamento arriva da fondi sociali. Nel bilancio – come si evince da una delibera pubblicata sull’albo pretorio – erano previste spese per varie voci “sociali”. E da queste voci che il Comune è andato ad attingere per il necessario cofinanziamento. E così sono stati “tagliati” 500 euro previsti per il materiale di consumo scuola, mille euro per il rimborso dei libri di testo, 500 euro ancora per “attività di carattere sociale” e infine 2mila euro per i funerali per persone indigenti (a carico dei Comuni). Una scelta ovviamente legittima ma che potrebbe far discutere.

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