E’ morto il giornalista Giovanni Russo: originario di Padula. Il cordoglio del circolo “Carlo Alberto”

E’ venuto a mancare, a Roma, Giovanni Russo, scrittore e giornalista tra i più importanti del secondo Novecento (inviato speciale del Corriere della Sera e poi suo assiduo collaboratore fino agli ultimi anni, dopo aver partecipato all’avventura del Mondo di Mario Pannunzio). Un meridionalista senza retorica e senza illusioni, che ha raccontato con sguardo impietoso, in numerosi libri, tutte le contraddizioni, le miserie e i fallimenti legati alla questione meridionale.

Alessandro Galante Garrone ha definito il suo libro più famoso, Baroni e contadini (Laterza, 1955), “un classico della nostra letteratura meridionalistica, che ci richiama, per il suo audace spirito di battaglia, alla grande letteratura riformatrice del Settecento nell’Italia meridionale, inaugurata dal Genovesi”. Nato a Salerno nel 1925, era molto legato a Padula, il paese della madre, Rosa Scolpini, dove ritornava spesso con estremo piacere. “Egli appartiene alla storia del Circolo Sociale Carlo Alberto di Padula, di cui era Socio Onorario – si legge in una nota del presidente Felice Tierno -, non solo per il suo articolo dell’agosto 1954 ( Il paese degli Americani ), così ricco di notizie sul paese di allora e sul nostro Sodalizio, ma anche per il rapporto di stima e di affetto che aveva stabilito con tutti noi negli ultimi anni: ne fanno fede i due incontri culturali in suo onore a Padula del 14 giugno 2009 e del 21 ottobre 2011, ma soprattutto la sua puntuale e commossa testimonianza consegnata alle pagine del volume che racconta la storia del Circolo stesso (Una storia, tante vite, 2014). Nell’occasione luttuosa, tutti i Soci esprimono il loro sincero cordoglio e sono vicini alla famiglia dell’indimenticabile Giovannino”.

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