Nella grotta di Polla un tesoro dell’epoca del Bronzo. Ossa umane e cocci unici nel loro genere

Un tesoro che arriva dall’età del bronzo. Lo scrigno è la grotta di Polla, una unicità nel suo genere. Ossa umane (di almeno cinque persone) e cocci di ceramica sono i ritrovamenti più importanti della campagna di scavi dell’Università del Molise. L’equipe guidata da Antonella Minelli per diversi anni ha lavorato ed effettuato ricerche nel fango della grotta di Polla. “Nel regno del fango” è stato il titolo del convegno voluto dall’Amministrazione comunale di Polla per presentare i risultati della prima fase di ricerche. L’uso della grotta era sepolcrale e ancora tanti sono i tesori all’interno. All’incontro organizzato dall’assessore Maria Citarella e dal sindaco Rocco Giuliano hanno partecipato oltre a diversi esperti del settore, anche Tommaso Pellegrino, Francesco D’Orilia e Raffaele Accetta, mentre le conclusioni sono state affidate ad Anna Di Santo, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino. La Di Santo ha auspicato una unione di intenti tra gli enti.

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