Ricordo e commozione a Teggiano per l’evento “Il mio nome è mai più” organizzato dall’associazione Amodiano

Ricordo. Questo è stato il tema fondamentale della giornata organizzata a Teggiano dall’associazione AmoDiano. Ricordo e commozione. Sala gremita per l’evento “Il mio nome è mai più”. Un modo per ricordare le vittime delle foibe, dell’odio e della discriminazione. L’evento, voluto fortamente dall’associazione guidata dal presidente Maria Rita di Sarli, ha potuto contare su diverse testimonianze e interventi. Toccanti le parole di Petro Francesca Moreno, reduce di guerra, e di Giuseppe Morello nel ricordare lo zio ucciso. L’incontro, moderato dalla giornalista Chiara di Miele, è stato un momento di riflessione meditazione. Tra gli interventi da sottolineare anche quelli dei sindaci Giuseppe Rinaldi e Giancarlo Guercio. “In Italia si rischia di dimenticare tutto – ha commentato Rinaldi -. L’Associazione AmoDiano è l’unica che in questo giorno, in Campania, ha ricordato certi crimini”. Applausi anche per il professore Rocco Cimino e la psicologa Filomena Vitale. Oltre – e forse soprattutto – per due piccoli attori che hanno portato sul palco una scena de “Il bambino con il pigiama a righe”. Le conclusioni sono state affidate al vescovo della diocesi di Teggiano Policastro, Antonio de Luca, che ha rimarcato l’importanza del ricordo per non ripetere certi errori.

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