Johannesburg, partecipazione ed emozioni per l’incontro dei Sangiacomesi in Sudafrica

È rientrata dal Sudafrica la delegazione di Monte San Giacomo che nei giorni scorsi aveva raggiunto Johannesburg, per incontrare i Sangiacomesi che vivono in quella terra lontana.

Il viaggio, compiuto da una folta rappresentanza della parrocchia San Giacomo Apostolo guidata dal parroco don Agnello Forte, ha rappresentato la prima visita ufficiale da parte di una delegazione di Monte San Giacomo in Sudafrica, per conoscere le comunità che, partendo dal piccolo paese valdianese, si sono stabilite in terra africana.

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Una migrazione molto particolare, anche per le modalità: tutto infatti ebbe inizio nel 1942, quando un sangiacomese fu fatto prigioniero in Libia e poi trasferito in Sudafrica, per essere rinchiuso nel carcere di Pretoria. Uscito dal carcere, l’uomo chiamò nella terra sudafricana i suoi familiari e diede il via alla nascita di quella comunità. I sangiacomesi sono stati accolti ed ospitati dalle famiglie dei loro compaesani, e hanno trascorso indimenticabili giornate con loro, conoscendo le loro abitudini e i loro costumi. Una giornata piena di intense emozioni si è vissuta domenica 11 febbraio, con i sangiacomesi provenienti dall’Italia e quelli residenti in Sudafrica che si sono ritrovati inizialmente presso la chiesa cattolica “Mater Dolorosa”, per la celebrazione della messa presieduta da don Agnello Forte.

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Successivamente il pranzo e la festa presso il club italiano, con la delegazione sangiacomese che ha donato alle famiglie ospitanti una targa ricordo, insieme ad un piatto decorato a mano dall’artista sangiacomese Salvatore Cardamone da parte della parrocchia. Non è mancato il saluto del vescovo di Teggiano-Policastro, Mons. Antonio De Luca, che ha fatto sentire la sua vicinanza attraverso un video messaggio. L’iniziativa è la prima di una serie, che continuerà con altri incontri nei luoghi dove i Sangiacomesi sono presenti e vivono, tutti promossi dalla parrocchia di Monte San Giacomo. Un cammino di tre anni che condurrà all’imperdibile appuntamento del Giubileo Parrocchiale in occasione dei 450 anni di vita della parrocchia sangiacomese, previsto nel 2020. “L’intento –ha spiegato don Agnello Forte- è quello di sottolineare l’unità della chiesa e in particolare della comunità sangiacomese, testimoniando come la parrocchia di Monte San Giacomo superi i confini territoriali ed abbracciando tutte le comunità sparse nel mondo. Importante è anche consolidare il legame delle comunità sangiacomesi con la loro terra di origine, nonostante la loro vita sia ormai stabilmente nella terra che li ha adottati. Alla fine –ha concluso don Agnello- non saranno tante comunità sangiacomesi ma un’unica comunità di sangiacomesi quella che si ritroverà, nel 2020, nel paese natio”.

CLAUDIA CARDILLO

 

 

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