Policastro, inaugurato il “nuovo” Museo Diocesano: storia, arte e fede di una diocesi millenaria

La storia, l’arte e la fede della millenaria diocesi di Policastro Bussentino rivivono nel nuovo riallestimento del Museo Diocesano, narrate in un percorso espositivo originale e moderno.

La collezione d’arte sacra è stata benedetta ed inaugurata dopo la Santa Messa, celebrata presso la Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta a Policastro alla presenza dell’Arcivescovo di CatanzaroSquillace, monsignor Vincenzo Bertolone e del suo predecessore, monsignor Antonio Cantisani, e di monsignor Antonio De Luca in occasione della solennità di San Pietro Pappacarbone, patrono, con San Cono, della diocesi di Teggiano-Policastro. Il riallestimento museale, fortemente voluto dal vescovo De Luca, è stato reso possibile dalla collaborazione della Diocesi con la Parrocchia di Santa Maria Assunta, con la Cooperativa Paràdhosis, ente gestore dei musei diocesani e con la direzione museale, rappresentata dall’architetto Marco Ambrogi, che ne ha progettato e diretto gli interventi.

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La cerimonia di benedizione ed inaugurazione del museo è stata preceduta da interventi di saluto da parte del dott. Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina, di Rosanna Romano, funzionaria di zona della Soprintendenza Abap di Salerno, del parroco don Antonino Savino e dal vescovo diocesano, monsignor Antonio De Luca. All’interno del nuovo museo, una breve sintesi descrittiva dell’esposizione è stata curata dal direttore museale. L’apertura del nuovo spazio culturale, collocato in un ambiente contiguo alla chiesa concattedrale, segue l’inaugurazione, nel luglio del 2016, del Lapidario Dianense a Teggiano e precede la nuova riorganizzazione in corso, della sede centrale del “San Pietro”, che porterà ad una nuova veste espositiva, mediante un riallestimento moderno e razionale. L’importanza della cerimonia di inaugurazione, oltre che segnare l’evento di riapertura del museo policastrense, proprio nel giorno della festività del suo patrono, San Pietro vescovo, risiede anche nel significativo dono di un pastorale in argento sbalzato e cesellato del XIX secolo, da parte del Museo Diocesano di Catanzaro, ad opera dell’arcivescovo catanzarese, monsignor Bertolone. L’opera d’arte, appartenente a monsignor Antonio Cantisani, gli fu consegnata al momento della sua consacrazione episcopale, da parte del Servo di Dio, Federico Pezzullo, ultimo vescovo di Policastro ed ora farà ritorno nel museo adiacente la cattedrale, in cui sono custodite e venerate le sue spoglie mortali.

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Riallestito negli antichi ambienti della confraternita dell’Assunta, dopo l’esperienza espositiva della mostra “Visibile Latente” del 2004, il museo diocesano si compone di tre sezioni, dedicate rispettivamente alla scultura su pietra, legno e cartapesta, alla pittura (quadreria) ed alla suppellettile liturgica (argenti, altaristica e paramenti). Un percorso tematico anulare permette di apprezzare le opere esposte, che si periodizzano in un arco di ben diciannove secoli, dall’età romana al primo Novecento. Iscrizioni e sculture romane, medievali e rinascimentali introducono alla prima sala, ove sono esposte statue tardo barocche e del XIX sec. La quadreria ospita tele e tavole (XVII-XIX sec.), mentre la terza sala si configura con alcune teche, in cui sono custoditi argenti, paramenti sacri, ex-voto, altaristica e croci processionali. Da segnalare uno stupendo crocifisso in avorio, del XVII sec. ed una croce processionale in argento del 1532, proveniente da Tortorella. Il pezzo forte del museo è il ciborio della metà del Quattrocento, in marmo di Carrara, commissionato dal vescovo agostiniano Carlo Fellapane, sul modello dell’edicola del portale della vicina chiesa cattedrale. Con l’inaugurazione del museo policastrense la rete diocesana legata all’arte sacra si amplia maggiormente, offrendo uno spaccato storico e culturale ricco di ben tre sedi e periodizzato in due millenni di commissioni e realizzazioni, capace di raccontare esaustivamente la fede dei territori diocesani di Teggiano e Policastro.

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