Le “isole” del Tanagro a Polla dividono Regione e Comune. Giuliano: “Serve un intervento urgente”, l’ente: “Non sono un pericolo”

Da più anni i cittadini di Polla protestano per la presenza nel fiume Tanagro di detriti e cumuli di terra soprattutto nei pressi del Ponte Romano fino alla località Casiola. Un problema sollevato anche dall’amministrazione comunale più volte. Infatti l’amministrazione di Polla il 24 agosto del 2017 ha chiesto alla Regione un intervento urgente di sopralluogo e interventi di somma urgenza per evitare gli straripamenti del Tanagro nel centro abitato. Non solo: il 20 settembre il Comune ha sollecitato gli interventi  per la “pubblica incolumità” e per “prevenire eventuali catastrofi in caso di piogge abbondanti”.

Il 15 febbraio 2018 (finalmente – ndr) i funzionari regionali e il tecnico comunale hanno effettuato il sopralluogo “constatando – si legge sulla nota della Regione Campania – la presenza di modesti accumuli di materiali terrosi con sovrastante vegetazione”. Secondo la giunta regionale i cumuli “non costituiscono un ostacolo al deflusso delle acque tale da determinare pericolo per i cittadini per pertanto non ravvisano le condizioni di operare in regime di ‘somma urgenza’. Occorrerà quindi rivolgersi alla competente direzione generale per l’ambiente.

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