Incredibile, ex Ferrovia Sicignano-Lagonegro: 8 milioni di euro “dimenticati” per 15 anni dai burocrati

Sono stati praticamente dimenticati 8 milioni di euro nella disponibilità di due province, quella di Salerno e quella di Potenza, per la tratta ferrata Sicignano-Lagonegro. Si trattava della prima trance di un mega-finanziamento erogato all’inizio degli anni 2000, e che doveva essere utilizzato per l’attesa riqualificazione e ri-ammodernamento della tratta ferrata, per consentirne il ripristino. Soldi non solo mai utilizzati, ma addirittura dimenticati, prima parcheggiati e poi spariti nei meandri della italica burocrazia, e dei quali si era persa ogni traccia.

Eppure il finanziamento c’è stato, e ad accorgersene è stato, dopo circa 15 anni, il presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi, che ha raccontato la paradossale vicenda nel corso del Convegno dedicato ad Atena Lucana al recupero di un tratto dismesso della ex ferrovia Calabro-Lucana.

NICOLA VALLUZZI PRESIDENTE PROVINCIA POTENZA

“La Provincia di Salerno e (in minima parte) quella di Potenza –conferma Valluzzi ai nostri microfoni- furono oggetto all’inizio degli anni 2000 di un finanziamento per il ripristino della tratta ferrata Sicignano-Lagonegro. Poi a metà degli anni 2000 ci fu un sostanziale blocco dell’iniziativa, causato molto probabilmente su divergenze per le modalità di riqualificazione e difficoltà su caselli che erano passati alla proprietà privata. Di questi fondi si era poi persa la memoria a causa dei turn-over nei quali cambiano gli uomini, dirigenti, amministratori e dipendenti, e anche le priorità. E alla fine capita anche di dimenticarsi di un finanziamento di 8 milioni di euro”. Fondi persi nei meandri dell’italica burocrazia, che i due attuali presidenti delle province di Salerno e Potenza, Canfora e Valluzzi, si stanno impegnando a recuperare. “Certo visto che sono trascorsi 15 anni –chiarisce Valluzzi- probabilmente per utilizzarli con finalità diverse da quelle per i quali erano stati originariamente erogati. Non più per consentire la riapertura della tratta, ma per riqualificarla con finalità turistiche”.

 

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