Scuole della provincia salernitana, crollo della popolazione scolastica. Tagli alle cattedre
È più grave del previsto il taglio delle cattedre nel salernitano per il crollo record di iscrizioni dal prossimo anno scolastico. Gli effetti del decremento di almeno 1.500 alunni solo alle scuole dell’infanzia e primaria, determinano il taglio di 58 cattedre di docenti di ruolo. Ma a mettere in ansia i docenti è il crollo della popolazione scolastica anche alle scuole medie. La flessione degli iscritti è di almeno 1.500 alunni alle scuole dell’infanzia ed elementari e di almeno 400 studenti alle medie. Le prime conferme sono giunte nel corso dell’incontro tenutosi a Napoli presso la sede dell’Ufficio scolastico regionale alla presenza della direttrice generale, Luisa Franzese, e delle sigle sindacali che sono state informate del grave andamento della popolazione scolastica. I tagli in provincia di Salerno ammontano a 58 cattedre così suddivise: 14 cattedre in meno si registrano nella scuola dell’infanzia, 25 cattedre in meno nella scuola elementare, 19 cattedre in meno nella scuola media. Il dato è stato comunicato dalla dirigente Franzese che ha sottolineato la preoccupante situazione inerente il decremento anagrafico in Campania. Nelle province di Napoli, Caserta, Avellino, Benevento e Salerno si rileva una perdita di 16 mila alunni. Nella provincia salernitana si registrano almeno 1.900 alunni in meno dalla scuola dell’infanzia alle medie: il bilancio più pesante nel salernitano tocca la scuola dell’infanzia dove il deficit è di 900 unità. Tra i plessi dell’infanzia con pochi alunni spiccano il plesso Sacco del comprensivo di Piaggine con soli 4 bambini, il plesso di Piaggine con 11 bambini, il plesso infanzia di Caprecano Baronissi con 13 bambini, il plesso infanzia di Rutino con 14 bambini, il plesso Gauro di Montecorvino Rovella con 14 bambini. Ma preoccupano anche i casi di plessi che non hanno dichiarato alunni come il plesso infanzia di Ricigliano oppure la scuola infanzia Marina del comprensivo di Camerota.
