Sequestro di persona e violenze su una ragazza di Teggiano: a processo la mamma e il suo compagno

Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Lagonegro, Giovanni Pipola, ha rinviato a giudizio Giuseppina Galdi e l’ex convivente della donna, il 45enne Salvatore Bifolco, napoletano  per sequestro di persone e violenze sulla figlia di lei. Il processo inizierà il 25 gennaio al Tribunale di Lagonegro e la 22enne di Teggiano, Veronica, sarà in aula insieme al padre e al fratello, tutti assistiti dall’avvocato Renivaldo Lagreca.

Veronica è stata vittima per 4 anni di sevizie e maltrattamenti compiuti dal compagno della madre che la teneva segregata in casa. L’uomo è imputato di sequestro di persona e lesioni gravissime, la donna di omissione di soccorso, entrambi di maltrattamenti familiari aggravati.

Tutto ha avuto iniziato nel 2011 quando la madre di Veronica decise di lasciare il padre, del Vallo di Diano, e seguire il nuovo compagno, portandosi dietro la figlia. Per Veronica inizia così un incubo. Nei vari luoghi dove ha vissuto con i due è stata picchiata – stando alle accuse – da Bifolco, riportando fratture alla mandibola e al setto nasale, perdita della vista da un occhio,  un orecchio sfigurato e il labbro sfregiato. Furono diverse le angherie subite, come dormire in bagno o sul pavimento. Tutto questo alla presenza della madre che – sempre stando a quanto raccontato – non è mai intervenuta per liberarla, difenderla o aiutarla. L’incubo è terminato nel 2016 quando Bifolco durante un permesso premio dal carcere, dove era rinchiuso per delle rapine, evase, portando con sé la compagna. Finalmente sola, Veronica ha trovato la forza di chiamare il 112 e rintracciare il padre per chiedere aiuto. Da lì è partita la sua denuncia, l’avvio della vicenda giudiziaria e il rinvio a giudizio.

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