La frana di Auletta è l’emblema dell’immobilismo tra gare da rifare e annunci mancati. Il Ministero “pressa” Anas: “Date risposte alla cittadinanza”

La frana di Auletta pare essere una di quelle telenovele che iniziano con il botto, la sorpresa iniziale e poi si trascinano lente in attesa di un finale che non mai arriva. Il botto – oltre quattro anni fa – è stata la frana vera e propria. Il trascinamento è il susseguirsi di sopralluoghi, controlli, bandi, promesse, annunci ma il tutto per restare sempre a dove si era cominciati. L’immobilismo. Le ultime due novità ma che nulla muovono in merito allo sblocco della situazione e alla “liberazione” di ottanta famiglie bloccate dalla frana della strada riguardano una nota dell’Anas e una risposta del Ministero al presidente del Comitato, Christian Addesso. L’Anas – innanzitutto – dovrà riaprire la procedura di gara relativa all’affidamento dell’appalto per i lavori di ripristino della viabilità sulla Statale 19 della Calabrie nel tratto del chilometro 46. Questo per ottemperare a una sentenza del Consiglio di Stato, emessa il 2 agosto, a seguito di un ricorso presentato da oltre 50 imprese partecipanti alla gara d’appalto. Espletate le relative procedure amministrative Anas provvederà, appena possibile, ad aggiudicare nuovamente la gara e, in seguito, a comunicarne l’esito attraverso pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La seconda novità di queste ore è la risposta del Ministero dei trasporti al presidente Addesso che aveva presentato una richiesta di notizie lo scorso mese di luglio. “L’Anas – si legge in una nota – deve aggiornare le informazioni relative allo stato dell’arte dei lavori dando riscontro al presidente e ai tecnici del ministero”.

 

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