Sant’Arsenio (SA): pubblicato l’inventario archivistico, il primo tra i comuni del Vallo

Presentato nel pomeriggio di sabato, presso l’Aula Consiliare, l’inventario dell’archivio comunale di Sant’Arsenio, redatto da Giuseppe Aromando e frutto del lungo lavoro collettivo dei ragazzi dell’Associazione di Volontariato Culturale AGAPE, che ha provveduto al recupero e al riordino del patrimonio archivistico, sotto la vigilanza della Soprintendenza archivistica per la Campania. Esso abbraccia un periodo temporale che va dal 1351 al 1999, quasi 650 anni di storia della vita amministrativa di Sant’Arsenio, della sua comunità e del loro divenire. Si tratta, infatti, di migliaia di documenti relativi alla vita amministrativa, politica e sociale direttamente prodotti dall’ente comune o da esso recepiti, uniti ad altre fonti di tipo parrocchiale, private e scolastiche. La cerimonia si è aperta con i canti dell’Ensemble vocale “Anima Vocis” di Sant’Arsenio ed è stata intervallata dalle letture, eseguite dai ragazzi della compagnia teatrale “Eduardo” di Sala Consilina, di alcuni documenti custoditi nell’archivio. Dopo i saluti del sindaco Nicola Pica, che ha manifestato, dietro il lungo ed accurato percorso di recupero della memoria di carta, il chiaro intento da parte dell’amministrazione, in un rapporto di continuità con quella precedente del sindaco Arsenio Pecora, di salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio storico-culturale, è seguito l’intervento di Michela Sessa, funzionario alla Soprintendenza archivistica per la Campania. Quest’ultima ha definito originale l’archivio comunale santarsenese, poiché, al contrario della maggioranza degli archivi comunali campani, vittime dell’ingiuria del tempo e dell’incuria degli uomini, custodisce una documentazione molto antica. Inoltre, ha elogiato il comune, essendo “quello di Sant’Arsenio il primo tra i comuni del Vallo ad aver effettuato l’inventariazione dell’archivio storico”. Infine, l’intervento della docente di Storia e Filosofia dell’Università del Molise nonché ricercatrice di storia locale sulle origini del Vallo di Diano, Rosanna Alaggio, che ha fatto un breve excursus sulla funzione e la fondamentale importanza dell’archivio, quale luogo di produzione e conservazione della scrittura, mezzo indispensabile all’esercizio del potere, fonte ove reperire ogni utile informazione volta a meglio conoscere il territorio e la sua storia. A concludere la presentazione, moderata dal giornalista e ricercatore Geppino D’Amico, è intervenuto il curatore dell’inventario, Giuseppe Aromando, che ha voluto ringraziare, in maniera particolare, i ragazzi dell’Associazione Agape. Ad essi va il duplice merito di essere riusciti ad esportare tale modello di riordino e di recupero del patrimonio archivistico anche ad altri paesi del Vallo -prossimo, infatti, alla pubblicazione del proprio archivio comunale sarà Montesano sulla Marcellana – e, per aver dato vita al progetto biblioARC, finanziato da imprenditori locali. Fruibile, dopo la cerimonia, anche una mostra documentale sulla storia, fortuna, aneddoti e peripezie del piccolo feudo dello Stato di Diano.

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